Due consiglieri del Pd cercano di giustificare la loro richiesta del bonus 600 euro riservato alle partite iva più bisognose.
I consiglieri Pd con il bonus Covid rimandano al mittente l’accusa di essere “furbetti”. “Quando sbaglio sono il primo ad ammetterlo, ma il mio è stato un errore di sottovalutazione e non una volontà da ‘furbetto’ a cui ho cercato di rimediare subito”.
Diego Sarno, consigliere regionale del Pd in Piemonte, esce allo scoperto e con un lungo messaggio su Facebook offre la sua versione sul bonus Inps da 600 euro richiesto durante l’emergenza coronavirus.
“La mia compagna fa questo di lavoro – spiega – da sempre gestisce la contabilità riguardante la mia attività professionale[…] Quando è uscito il bonus per gli autonomi, come sempre ha usato la mia partita Iva per provare la procedura e nella contemporaneità di quelle degli altri clienti ha concluso anche la mia per errore”. […] Ho lasciato correre dando per scontato che il bonus non mi sarebbe stato concesso vista la mia situazione reddituale”.
E invece i soldi sono arrivati sul conto corrente e il consigliere regionale ha cercato un rimedio: “Non sapendo di poter restituire la somma direttamente all’Inps, ho effettuato un bonifico pari all’importo ricevuto delle due tranche da 600 euro come beneficenza per l’emergenza Covid […] Non ho sentito l’esigenza di raccontarlo prima, ma oggi vista l’onda mediatica e avendo un ruolo pubblico sento il bisogno di raccontarlo per trasparenza e onestà intellettuale”.
Politici con il bonus: “restituisco tutto”
Federico Broggi, sindaco di Solbiate con Cagno e segretario provinciale di Como del Pd, ha annunciato su Facebook cosa gli è successo con il bonus. Il modus operandi sembra scritto su un copione che vale per tutti.
“Per fermare questo sputtanamento collettivo – ha scritto – serve dare dimostrazione di dignità e onestà e spiegare a chi sta conducendo questa campagna che si può essere diversi nei modi e nei gesti […] Oggi ho quindi scritto all’INPS (mail delle 14.38, chi vuole anche il testo, si faccia avanti) chiedendo come restituire i soldi del bonus INPS”, si legge nel post.
“Molti mi hanno sconsigliato di farlo: ‘Ammetteresti di aver sbagliato’. Ecco, no, nessuna ammissione, ma la semplice dimostrazione che se sei una persona corretta, non hai paura a dimostrarlo.
Preferisco metterci subito la faccia, come ho fatto ieri spiegando razionalmente perché ho chiesto un bonus e lo faccio anche oggi (in modo più arrabbiato), così come ho sempre fatto nella mia vita”.
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