Lucia Azzolina cerca di spiegare la bontà delle lezioni anche nei Bed and Breakfast: mancano aule e si fa quel che si può. Poi la gaffe.
Non c’è pace per la ministra Azzolina, che pure tira avanti a testa bassa senza ascoltare (quasi) nessuno. Ora la ministra dell’Istruzione deve fare i salti mortali per spiegare che le lezioni, in mancanza di aule, verranno svolte anche in Bed and Breakfast.
E in più si concede un autogol sbagliando una parola di italiano in un post sulla sua pagina Twitter. Verrebbe da dire: povera Lucia Azzolina. Ma lei non vuole la pietà di nessuno e difende le sue idee (e quelle del commissario Arcuri).
“Andare a lezione in un Bed&Breakfast? Non c’è nessuno scandalo, si devono trovare nuove soluzioni”. Così il ministro dell’Istruzione: ormai è corsa contro il tempo per trovare spazi adeguati e alternativi alle aule per tenere le lezioni a settembre nel rispetto delle linee guida contro il Covid-19.
“Quando devi far rientrare 8 milioni di studenti, garantendo il distanziamento, è chiaro che si pone la necessità di adeguare gli spazi”.
“Sono al lavoro senza sosta su organici e immissioni in ruolo, questo tema della mancanza di aule non è nuovo né ci deve scandalizzare il fatto che si studino soluzioni alternative, come i Bed&Breakfast”, ha spiegato Azzolina in un’intervista a La Stampa. “Ho sempre detto fin dal primo momento in cui abbiamo affrontato l’emergenza Covid che ci sarebbe stato un problema di spazi”.
La ministra Azzolina lotta contro il tempo e chiede l’aiuto di tutti gli amministratori.“Siamo al lavoro da settimane con gli enti locali per risolvere il problema. Ne devo discutere con il presidente dell’Anci Antonio De Caro, perché la questione è di competenza dei comuni, cui appartengono fisicamente e giuridicamente gli edifici scolastici.
Tocca ai comuni individuare le soluzioni migliori, se gli edifici scolastici non sono sufficienti. E proprio per fronteggiare l’emergenza delle aule che mancano, del resto, abbiamo dato ai sindaci risorse aggiuntive”.
Oltre ai B&B, nelle ultime ore si era ipotizzato di trasformare in aule anche hotel e appartamenti. Perché, come denuncia l’Associazione Nazionale Presidi, su 20mila aule che dovranno essere allestite ne manca ancora il 50%. Per l’affitto di locali e il pagamento di utenze, l’Anci avrà a disposizione 32 milioni nel 2020 e altri 48 milioni nel 2021.
Intanto sui social non è passato inosservato un tweet del ministro con un errore che sicuramente le sarebbe costato una bocciatura in italiano. Il messaggio era in commento a quanto accaduto in una scuola pugliese.
“L’IC Virgilio – Salandra di Troia (FG) ha subito un’infrazione ad opera di ladri che hanno fatto dei danni, per fortuna piccoli ma pur sempre meritevoli di condanna. Ho sentito la DS Maria Michela Ciampi, al lavoro per la ripartenza, per rinnovarle la vicinanza del Ministero”.
Anziché “infrazione” la Azzolina avrebbe dovuto usare “effrazione” per descrivere l’azione dei ladri. Un errore che i social non perdonano!
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