Striscia la Notizia, ricordate Mingo? Licenziato per truffa ora è lui a parlare

Licenziato per truffa da Mediaset, ora è Mingo a parlare e a dire la sua su quello che è accaduto con Striscia la Notizia. 

Licenziato da Striscia la Notizia: parla Mingo
fabio e mingo foto facebook

Erano tra gli inviati più simpatici e intraprendenti di Striscia la Notizia. Poi un buco nero sul rapporto con il tg satirico di Antonio Ricci. E il licenziamento con accuse infamanti.

Mingo, di Fabio e Mingo, lo storico inviato, fu cacciato: secondo l’accusa avrebbe truffato Canale 5 facendosi pagare dieci servizi inventati, con tanto di richiesta di rimborsi per i presunti figuranti. E per questo motivo è stato anche rinviato a giudizio per truffa, simulazione di reato, falso, calunnia e diffamazione.

Ora, Mingo, torna a difendersi in un’intervista a La Gazzetta del Mezzogiorno, inella quale racconta la sua versione dei fatti: “L’importante è essere pronti a reagire perché le cose possono accadere anche ingiustamente, come nel mio caso”, la sua premessa.

“Penso che nessuno in Italia, anzi in Europa, o forse nel mondo possa vantare il primato di essere stato licenziato in diretta tv da un pupazzo di pezza rosso simbolo di un varietà televisivo – sottolinea ironicamente -.

Mingo licenziato per truffa da Striscia la Notizia: “cascammo dalle nuvole”

Licenziato da Striscia la Notizia: parla Mingo

Mingo ritorna coi pensieri a cinque anni fa. Era il 23 aprile 2015. Il pupazzo che annunciò la cacciata durante una puntata di Striscia la Notizia.

Mingo riprende il suo racconto: Noi cascammo dalle nuvole. Non avevamo neanche visto la trasmissione quella sera. Durante la trasmissione il pupazzo rosso aveva sentenziato la mia fine.

A pensarci adesso mi vien da sorridere: essere giudicati, processati e sentenziati in diretta televisiva da un pupazzo di pezza. L’Italia è davvero il Paese dei paradossi”.

E ancora: “Nessuno ci rispondeva, nessuno ci dava spiegazioni“, dice spiegando di aver provato a contattare la redazione di Striscia invano. Poi rigetta ancora le accuse: Mai inventato nulla. Era tutto così strano. Come vi sentireste se dopo vent’anni circa, i vostri datori di lavoro, diventati dopo anni anche vostri amici, quelli che considerate parte integrante della vostra famiglia, vi voltassero inspiegabilmente le spalle, smettessero di rispondervi al telefono e vi accusassero in diretta tv come se foste il peggiore dei criminali?”.

Il video del licenziamento da parte del “pupazzo rosso”

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