Viviana Parisi è morta: “l’hanno ammazzata” ora si teme per il piccolo Gioele

Il dolore di Viviana Parisi era scritto sulle sue pagine social ma nessuno ha colto il suo grido di aiuto. Il suo corpo ritrovato tra i boschi, si teme per il figlio di 4 anni.

Il dolore di Viviana Parisi rimarrà per sempre scritto nei suoi post sui social. Un grido di allarme, una richiesta d’aiuto inascoltata. Parole che fanno pensare subito al suicidio. Ma perchè allora portare con sè anche il figlio di 4 anni?

Il padre di Viviana, distrutto dal dolore, non crede che sua figlia possa essersi tolta la vita. “Mia figlia non si sarebbe mai fatta del male, è troppo affezionata a suo figlio, a mio nipote”, diceva due giorni fa Luigino Parisi,

Ne è convinto anche adesso, ora che ha scoperto che sua figlia è morta nei boschi di Caronia.

“Le hanno fatto del male, l’hanno amazzata”, dice a Repubblica.

Hanno sperato fino all’ultimo che quel corpo irriconoscibile trovato quasi ai piedi di un traliccio, non fosse quello di Viviana. Ma in cuor loro, già sapevano.

La conferma è arrivata in serata: la donna indossava la fede e l’anello portava il nome di Daniele Mondello, il marito.

Ora ci si chiede: che fine ha fatto Gioele? “Mia figlia è morta e mio nipote però non c’è? Qualcuno lo ha portato via? […] Se lo avessero attaccato gli animali lo avrebbero trovato morto, avrebbero trovato almeno delle tracce. E allora dove può essere andato un bambino di 4 anni senza la sua mamma?”.

“Adesso partiremo, andremo giù, partiamo appena troviamo il biglietto”, continua il padre.  “Ma se tutti questi testimoni l’hanno vista allontanarsi a piedi, perché non l’hanno seguita? […] Qualcuno forse avrrebbe potuto aiutarla”.

Viviana Parisi è morta: quelle parole scritte sui social, inascoltate…

Viviana Parisi, Messina
Fonte Facebook – @Samanthina Spataro

“Mi sento come in una bara di cristallo”. Già solo questa frase avrebbe avuto bisogno di una spiegazione, se qualcuno gliel’avesse mai chiesta. Viviana lottava con il suo desiderio di maternità e la sua voglia di tornare a fare musica e serate in discoteca.

Per Daniele l’Hardstyle in studio, per me la ninna nanna in camera da letto, il trenino Bob e le Ruote del Bus che girano in cucina o nel soggiorno e in bagno invece la temperatura dell’acqua tiepida e non fredda o bollente nella bacinella azzurra con le paperelle gialle e arancioni che suonavano allegre e spensierate”. L’ammissione di una vita che le stava stretta, nonostante il grande amore per Gioele.

Poi due anni fa mi sono totalmente e completamente del tutto ancora più estraniata, allontanata, chiusa in un bunker precisamente e vi dirò cari amici che state qui in parte a leggere le mie emozion […] e come se avessi incontrato la matrigna cattiva e fossi scappata nel bosco nascondendomi dal mondo. La musica? La musica e tutto ciò che facevo è diventata malvagia mi ha ”perseguitata” mi ha rinchiuso in una bara di cristallo”.

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