Momar Ndiaye vive in Italia da 8 anni, è senegalese, è ben integrato, lavora e stravede per Salvini: “la Lega non è razzista”.
Succede che, al contrario di tutti quelli che denigrano la Lega di Matteo Salvini, un africano possa votare per il Carroccio e letteralmente ‘adorare’ il suo leader. Segno che l’integrazione è possibile se si viene in Italia per lavorare regolarmente.
Momar Ndiaye è senegalese, vive in Italia da 8 anni il suo nickname sul suo profilo Facebook ha come secondo cognome proprio Salvini, Momar Ndiaye Salvini.
E’ un venditore ambulante di Pescara. “Ho lavorato per diverse aziende poi ho deciso di mettermi in proprio, ho aperto la partita iva e sono un regolare commerciante di abbigliamento e accessori”, spiega Momar.
“Salvini è un dono del cielo per gli italiani, è una persona che difende le sue idee, sincera […] Salvini non è razzista, lotta per il bene di tutti, nessuno vuole i delinquenti, i truffatori, i delinquenti in casa propria […] Gli immigrati onesti sono suoi fratelli, Salvini lo ha sempre detto. Se sei un immigrato perbene non puoi avere paura di lui. Salvini è il mio Capitano”.
“Non ho contatti con Salvini – continua Momar – l’ho incontrato poche volte in occasione delle sue visite a Pescara, ho solo fatto qualche foto con lui […] La mia simpatia per Salvini e l’aver postato sui social le fotografie con lui mi ha portato tanti nemici, soprattutto tra i miei connazionali che non comprendono le mie idee”.
“Non sono mai stato vittima di razzismo […] mi sento perfettamente integrato con gli italiani. Se dai rispetto, se ti comporti bene, gli italiani ti rispettano e ti accettano”.
La ricetta di Monar per l’integrazione. “Gli stranieri che vengono in Italia devono comportarsi bene, rispettare le regole, la cultura, insomma devono rispettare il nostro paese. Non devono delinquere, spacciare e vendere i prodotti falsi”.
LEGGI ANCHE -> Madre e figlio scomparsi a Messina: l’appello in lacrime del marito
LEGGI ANCHE -> Marito violento, lei finge ordine pizza ma chiama 113: Conte telefona al poliziotto eroe