Il nuovo aggiornamento beta per Android prevede, per Whatsapp, la funzionalità dei messaggi “in scadenza”, quelli che si autoeliminano da una settimana dall’invio
È sempre più realtà l’approdo dei messaggi che si autodistruggono sulla app di messaggistica più utilizzata, Whatsapp. A quanto riporta il sito WABetainfo, la versione 2.20.197.4 dell’ultimo aggiornamento beta per Android prevede la nuovissima funzionalità “Messaggi in scadenza”.
Attraverso le impostazioni, gli utenti di Whatsapp potranno abilitare le chat a scadenza, consentendo l’autodistruzione dei messaggi a sette giorni dal loro invio.
Si fa strada, altresì l’idea, secondo gli esperti che alla possibilità di eliminazione dei messaggi dopo una settimana, si vada ad aggiungere una funzionalità più avanzata che consente la cancellazione delle chat anche dopo un giorno o addirittura un’ora.
Ma il team di Whatsapp è anche al lavoro sul fronte dei gruppi, dove sarà disponibile una nuova funzionalità – “Disattiva sempre” – che permetterà di silenziare in modo definitivo e permanente un gruppo. Come tutti ben sanno, ad oggi è possibile farlo soltanto per un limite massimo di un anno.
Whatsapp, gli ultimi aggiornamenti: una nuova icona che consentirà di verificare gli “Inoltra”
Una ultima novità, introdotta da Whatsapp, riguarderà la possibilità di un pulsante che consentirà di verificare la veridicità di un messaggio inoltrato.
Con la situazione di pandemia che si è vissuta in questi mesi, ben si sa quante fake news sono circolate. Quanti messaggi che hanno contribuito alla disinformazione in una situazione delicata sono stati inoltrati.
Ebbene ora l’app di messaggistica metterà a disposizione un pulsante che consente di verificare i messaggi inoltrati. Non sarà Whatsapp di per sé che sancirà la veridicità o meno di un messaggio, ma attraverso quel pulsante sarà possibile cercare il contenuto del messaggio su Google.
Insomma, quando si riceverà un messaggio inoltrato, di cui si sospetta l’autenticità del contenuto, basterà un click e con una ricerca su Google ogni dubbio sarà dissolto. È chiaro che ci vorrà una certa partecipazione dell’utente poiché Whatsapp non può assumersi una tale responsabilità.
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