Il ministro della salute libanese Hamad Hasan consiglia di lasciare Beirut dopo le violente esplosioni che hanno causato diversi morti e feriti
Le esplosioni di Beirut (Libano) hanno lasciato in dote un vero proprio bollettino di guerra. Oltre 100 i morti accertati finora e circa 4000 feriti si sono registrati che a ingenti danni in tutta la città. A scatenare la catastrofe è stato un boato in un deposito nel porto dove erano presenti circa 2750 tonnellate di nitrato di ammonio, sequestrati da una nave diversi anni fa.
Una situazione drammatica che ha spinto il ministro della salute libanese Hamad Hasan a fare un appello alla popolazione. Un gesto dettato dalla disperazione, che però allo stato attuale può rivelarsi fondamentale. Ha infatti consigliato a chiunque sia in condizioni di poterlo fare di andare via da Beirut.
A suo avviso i materiali sprigionatisi nell’aria dopo gli scoppi potrebbero avere degli effetti deleteri a lungo termine, tra cui la morte delle persone. Respirare certe sostanze è ovviamente nocivo, ma purtroppo non tutti hanno la possibilità di potersi spostare.
Beirut, dai danni in città alle reazioni dei politici italiani
Per forza di cose il mondo si è stretto attorno al piccolo stato asiatico, che storicamente ha spesso assaporato il dolore vero, come la guerra civile e le sanguinose crisi di paese. Nei quartieri del centro gli edifici sono rimasti praticamente senza vetri. I segni della devastazione sono presenti anche sull’autostrada, nei pressi dell’aeroporto e ovviamente nel porto.
Il premier libanese Hassan Diab ha chiesto aiuto ai paesi amici per superare questo momento difficile. Come giusto che sia è partita la mobilitazione da parte dei principali stati mondiali. L’Italia ad esempio tramite il presidente Mattarella ha inviato un messaggio di solidarietà al presidente del Libano Michel Aoun. Il premier Conte invece ha garantito il massimo sostegno e ha ribadito che la Farnesina e il ministero della difesa sono già all’opera per capire il coinvolgimento dei connazionali.
Si è unito al cordoglio anche il ministro degli Esteri Luigi di Maio, il quale ha affermato tramite Twitter che l’Italia è vicina alle famiglie libanesi che hanno perso i propri cari durante la clamorosa esplosione.
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