Torino: finge di ordinare una pizza, ma compone il 113 e la salvano

E’ successo a Torino, la donna sudamericana ha usato questo stratagemma per farsi liberare dal marito ubriaco che la picchiava

Torino: finge di ordinare una pizza, ma fa il 113 e la salvano
Fonte foto: (Pixabay)

Il compagno era ubriaco e la stava picchiando, così, una donna di origini sudamericane a Barriera di Milano, periferia di Torino, ha usato un intelligente scusa per parlare con la polizia.

La giovane, ha infatti finto di chiamare in pizzeria per effettuare un’ordinazione, mentre all’altro capo, un agente della polizia chiedeva le informazioni necessarie, per sapere dove e come intervenire.

Salvata da un giovane agente, arrestato il compagno

Fonte foto: (Getty Images)

Lui ubriaco ed arrabbiato, lei, con un figlio di dieci anni che ha dovuto assistere alla scena. L’uomo ha picchiato la sua compagna davanti al ragazzino, accusando entrambi di aver rotto il televisore.

È successo a Torino, dove la giovane donna ha avuto una brillante idea. Chiamando il 113, ha finto di voler ordinare delle pizze, fornendo il codice “Pizza baby”, per far intendere che c’era anche un bambino.

A rispondere, Vincenzo Maria Tripodi, 27 anni, da 6 mesi in servizio a Torino. L’agente ha riferito di essersi accorto che dall’altro lato ci fosse una donna molto scossa e quando le aveva chiesto se fosse in pericolo, lei aveva risposto affermativamente.

Lì, l’agente ha capito che non era un errore, facendosi fornire l’indirizzo e mandando la pattuglia. “Ho cercato di rivolgerle domande alle quali potesse rispondermi con un sì o no”, ha riferito l’agente, ricordando anche che la telefonata si fosse poi fermata di colpo con urla e lamenti.

All’arrivo velocissimo della volante, l’uomo, convinto di aprire al portapizze, ha aperto spontaneamente la porta, trovandosi di fronte gli agenti. Arrestato con l’accusa di lesioni, ora su di lui vige il divieto di tornare a casa, anche una volta scontata la pena.

“Riuscire a resistere alla tentazione di andare a soccorrere in prima persona quella donna è stato il momento più difficile, ma durante la formazione ci insegnano a gestire anche queste situazioni“, ha infine raccontato l’agente ventisettenne.

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