A Genova un uomo di 28 anni ha tentato di strangolare la compagna, rea di volerlo lasciare. Determinante l’intervento dei residenti della zona
La follia umana non ha limiti e talvolta può sfociare in episodi macabri di cui non si riescono a trovare le motivazioni. Un po’ come accaduto a Genova dove un 28enne ha tentato di mettere fine alla vita della sua ragazza. Il motivo? Lei voleva lasciarlo, ma lui non voleva accettarlo. Preso da un attacco di ira (ovviamente ingiustificato), ha cercato di strangolarla.
Troppo il livore nei confronti della donna che prima lo ha amato e poi lo ha rifiutato. Da lì il vile tentativo di aggressione, ma per fortuna qualcosa “è andato storto”. Andiamo quindi a ricostruire l’accaduto cercando di capire quali sono stati i fattori che hanno scongiurato la tragedia.
Genova, la dinamica del tentato omicidio: ecco cosa è successo
L’alterco è andato in scena in strada sotto gli occhi dei residenti della zona, che attirati dalle urla della povera giovane hanno chiamato subito la polizia. Gli agenti sono arrivati sul luogo del litigio in pochissimo tempo arrestando il ragazzo con l’accusa di tentato omicidio aggravato, tentata rapina e maltrattamenti.
Dunque un’altra vicenda che lascia intendere come la situazione riguardante la sicurezza delle donne sia ancora piuttosto complicata. Vivere nel terrore di non poter effettuare le proprie scelte è sinonimo di prigionia. Le storie d’amore così come iniziano possono finire e nolenti o dolenti bisogna accettarlo e lasciare la libertà alla persona di poter tornare a vivere un’esistenza felice e dignitosa.
La battaglia è ancora lunga, ma solo con la cooperazione generale si può debellare questo male che spesso porta ad epiloghi tragici. Bisogna perseverare e soprattutto agire come le persone che hanno assistito al tentato omicidio di Genova. Allertare le forze dell’ordine è un obbligo civico e morale, che serve per mettere definitivamente k.o questi elementi poveri d’animo, che non hanno rispetto nemmeno per le persone che dicono di aver amato.
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