Un incentivo, per invogliare la gente a consumare nei ristoranti e non rallentare la loro economia. Per ora è un’idea, contenuta nel Decreto agosto
Il campo della ristorazione, come ben noto, ha subito una violenta botta economica, a causa del lockdown necessario per evitare un gran numero di contagi da Coronavirus. All’interno del Decreto agosto, diverse possibili soluzioni, ora ne spunta una che potrebbe piacere ai clienti.
Lo sconto cioè, del 20% sul conto, o meglio, il rimborso in breve tempo di tale somma. Ristoranti e trattorie, ne beneficerebbero, con i clienti invogliati a passare una serata a tavola come mesi fa, magari potendo risparmiare qualcosina.
20% di rimborso per il conto, ecco da quando
La nuova misura, dovrebbe interessare il mondo della ristorazione in generale, includendo anche agriturismi e tavole calde; non dovrebbe prevedere tetti salariali, mentre il bonus, sfruttabile da settembre a dicembre 2020, dovrebbe avere sì, un tetto massimo.
Niente partenza quindi, già nel mese di agosto, quando le imprese tenteranno, con i turisti in vacanza, di portare a casa il possibile, per la lenta ripresa. Secondo Confcommercio ad esempio, un terzo di bar e ristoranti della città di Milano, resteranno aperti durante le settimane centrali del mese, in periferia come nel centro.
L’idea per adesso al vaglio, non ha ancora raggiunto un punto fondamentale: il rimborso da effettuare, tornerà al cliente entro la fine del mese rispetto la visita al ristorante, o verrà realizzato a dicembre per tutti? Ipotesi sul come invece, che si avviano verso le soluzioni: conto corrente o tramite un’App, con il costo complessivo della misura che si andrebbe ad aggirare attorno al miliardo di euro. Non poco, calcolando gli altri aiuti pensati per la ristorazione.
In Gran Bretagna, questo tipo di bonus è già in vigore, lì bar e ristoranti costano solo il 50% di quello che viene consumato ed il rimborso, arriva in 5 giorni. Questo tipo di sistema però, nel Regno Unito, vale solo dal lunedì al mercoledì. In Italia invece, sembra che si vada per il percorso indicato, senza modifiche, con la firma di approvazione dei viceministri, Stefano Buffagni allo Sviluppo economico e Laura Castelli all’Economia. Potrebbe infine, esser preso in considerazione, un incrocio tra questo bonus e i mezzi per il rilancio del turismo nelle città d’arte e nei centri storici, previsti dal ministro per i Beni culturali Dario Franceschini. L’incentivo in quel caso, proprio in centri storici e città d’arte, potrebbe alzarsi al 25%.
LEGGI ANCHE>>> Bonus ristoranti, 5000 euro per tamponare il crollo coperti
LEGGI ANCHE>>> Bonus carta di credito e bancomat per favorire la ripresa economica