Un bambino di soli sette mesi ha rischiato di perdere la vita per un assurdo comportamento del padre, ritrovato ed arrestato.
Paura a Roma, nel quartiere Prenestino, un quarantenne marocchino ha rischiato di uccidere suo figlio di sette mesi. Un atto scellerato, dovuto al litigio con la moglie, la mamma del bambino, che avrebbe fatto perdere la calma all’uomo, poi arrestato.
Per ora il bimbo è in ospedale, con la speranza che l’incidente non gli abbia procurato segni permanenti, intanto il padre, era già noto alle forze armate per altri motivi. A salvare il piccolo, la mamma, il fratello maggiore e l’intervento di alcuni passanti e della polizia.
Marocchino arrestato a Roma, come stava uccidendo il figlio
La notizia risale alla notte tra il 29 ed il 30 luglio, e per ora, non si conoscono le generalità dell’uomo. Dopo il litigio con sua moglie, il quarantenne aveva aperto l’acqua bollente per mettervi sotto il figlio di soli 7 mesi. La donna, aveva dapprima provato a strapparglielo dalle mani, invano, per essere brutalmente scaraventata verso il pavimento, poi era corsa per strada insieme all’altro figlio di 4 anni, per chiedere aiuto ai passanti.
Solo allora, è intervenuta la polizia, che poi ha fatto irruzione nell’appartamento. Gli interventi, sono stati coordinati dal pm, Daniela Cento ed hanno portato all’arresto del padre del piccolo. Il bambino, ora è ricoverato con ustioni di secondo grado su tutto il corpo, in un ospedale dalla Capitale.
Per l’uomo, l’accusa per quanto riguarda questo fermo è di lesioni e maltrattamenti in famiglia, ma il marocchino non risulta nuovo alle forze dell’ordine. Infatti, al momento del folle gesto, e quindi del litigio con sua moglie, stava già scontando una condanna agli arresti domiciliari per droga.
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