In Sicilia, 90 invitati ad un matrimonio sono finiti in quarantena. Uno di loro, è risultato positivo agli esami del caso per Covid-19
È successo a Nicosia, in provincia di Enna, Sicilia: ben 90 persone sono state costrette alla quarantena, dopo aver partecipato ad un matrimonio. Gli invitati, avevano partecipato alla cerimonia, lo scorso 26 luglio.
Questo perché uno di loro, è stato trovato positivo al Coronavirus. Per quindici giorni, tutti i presenti resteranno quindi in quarantena forzata, per motivi precauzionali. Oltre alla persona risultata positiva prima di tutti, c’è anche un altro contagiato, una donna che non aveva presentato sintomi.
Covid: invitati al matrimonio costretti alla quarantena
Ancora tanta sfortuna per la Sicilia, che vede il secondo possibile focolaio in pochi giorni. Il primo, in provincia di Catania, è stato scovato solo due giorni fa. Da poco è scattato anche l’allarme per un matrimonio tenutosi nella provincia di Palermo.
Un invitato, ha iniziato ad avere motivi di preoccupazione per i primi sintomi, appena rientrato a casa dalla cerimonia. L’uomo, lavora in Germania ed una volta rientrato nel Paese che lo ospita, ha effettuato i controlli e fatto partire la macchina di prevenzione. Una donna a lui vicino, l’altro invitato positivo del matrimonio, vive invece ancora a Nicosia.
Le 90 persone invitate, sono tutte già state allarmate e messe in quarantena, ma sono partiti tutti i controlli del caso. Anche il parroco che ha celebrato il matrimonio è stato già allarmato, ed insieme a lui anche il barbiere che aveva curato l’aspetto dell’uomo, in Germania.
Anche una ventina di camerieri sono stati sottoposti ai test. Intanto in Sicilia, i positivi al momento, risultano essere 224. Questo non è il primo caso di matrimonio trasformatosi in focolaio: lo scorso giugno, un caso simile si era verificato a Cittadella, nella provincia di Padova. Fu il padre della sposa lì a risultare positivo, costringendo ai canonici 15 giorni di quarantena, ben 91 persone. E nello scorso giugno, una notizia del genere era arrivata anche dalla provincia di Bologna, dove ad essere messi in quarantena furono 31 invitati.
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