Corinaldo, la sentenza fa arrabbiare i parenti delle vittime: “Giustizia è fatta?”

Arrivano le condanne per la strage di Corinaldo: dai 10 ai 12 anni per tutti i responsabili, ma non tutti i parenti delle vittime sono soddisfatti

Corinaldo, la sentenza fa arrabbiare i parenti delle vittime: "Giustizia fatta?"
Corinaldo (Fonte foto: quotidiano.net)

Cinque minorenni ed una trentanovenne persero la vita nella strage di Corinaldo, nella notte tra il 7 e l’8 dicembre 2018. I sei colpevoli della strage avvenuta all’interno della discoteca, Lanterna azzurra di Senigallia, sono stati tutti condannati.

I parenti dei deceduti, non sono soddisfatti delle sentenze, risultato anche più lievi di quelle richieste dalla Procura di Ancona, che andavano tra i 16 ed i 18 anni per omicidio preterintenzionale, associazione per delinquere finalizzata a rapine e furti con strappo e lesioni personali.

Strage di Corinaldo, le sentenze sono giuste?

Fonte foto: (Pixabay)

Pene che vanno dai 10 ai 12 anni e quindi significativamente inferiori a quelle richieste inizialmente da pm Paolo Gubinelli e Valentina Bavai, per i sei ragazzi che provocarono la morte di sei persone, nel dicembre 2018. Ugo Di Puorto, Raffaele Mormone, Badr Amouiyah, Andrea Cavallari, Moez Akari e Souhaib Haddada, sconteranno quindi la pena decisa, tenente conto del rito abbreviato ma non del reato di associazione a delinquere.

I sei modenesi, si resero responsabili di diverse rapine, effettuate spruzzando spray urticante tra la folla e provocando quindi una calca che poi finì fuori controllo e nel quale quindi persero la vita sei persone, durante il concerto di Sfera Ebbasta al Lanterna Azzurra.

La sentenza, espressa dal gup del tribunale di Ancona, Paola Moscaroli, non soddisfa appieno tutti i parenti delle vittime. “Siamo delusi non ci aspettavamo questa decisione, siamo amareggiati. Aspettiamo l’altro processo”, afferma il fratello di Benedetta Vitali, una delle vittime che perse la vita insieme a Mattia Orlandi, Emma Fabini, Daniele Pongetti, Asia Nasoni e la trentanovenne e giovane mamma, Eleonora Girolimini.

Gli unici reati condivisi con quelli richiesti, sono stati: omicidio preterintenzionale, lesioni personali ed episodi vari di furti e rapine. Come già sottolineato invece, quello di associazione a delinquere non è stato per ora considerato. Inoltre, ci sono altri 17 indagati per responsabilità varie sulla sicurezza dell’ambiente in cui la tragedia si consumò in quella maledetta notte, alcuni, avrebbero addirittura prodotto anche falsa documentazione in seguito agli incidenti.

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