Il sindaco di Lampedusa: “Hotspot al collasso, dichiaro stato di emergenza”. Poi attacca Salvini: “anche con lui c’erano gli sbarchi”.
Il sindaco di Lampedusa non ce la fa più a reggere l’emergenza causata dai continui sbarchi di migranti sull’isola di cui è primo cittadino. E visto che il governo sembra non accorgersi di nulla, allora ci pensa lui ad avvisare Conte e C.
“E’ una situazione ingestibile. Se il governo non proclamerà lo Stato di emergenza per Lampedusa lo farò io […] L’hotspot non può accogliere migranti, la responsabilità non può ricadere sui lampedusani”.
Rabbia e paura per il sindaco di Lampedusa Totò Martello. “Oggi non ci saranno trasferimenti in traghetto verso Porto Empedocle – dice il primo cittadino – e intanto i barchini provenienti dalla Tunisia stanno continuando ad approdare sull’isola”.
Il sindaco di Lampedusa: “sbarchi anche quando c’era Salvini”. Il leghista: “Ci è o ci fa?”
“L’onorevole Salvini – dice il sindaco Totò Martello – continua a comportarsi da mentitore seriale, sostenendo che quando lui era ministro ‘non c’erano più sbarchi’: nulla di più falso –
“Quando Salvini era ministro gli sbarchi a Lampedusa sono sempre proseguiti, basterebbe leggere i report del ministero degli Interni per verificare quello che sto affermando”.
La risposta del leader leghista è tutta in questo post.
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