Il vicepresidente della Lega a Lampedusa, Attilio Lucia si è tuffato in acqua cercando in modo eclatante di bloccare la motovedetta della Guardia costiera che trasportava l’ennesimo gruppo di migranti al porto di Lampedusa.
Un gesto eclatante e nello stesso tempo pericoloso. Si getta in mare con la bandiera “prima gli italiani” e si lancia verso l’ennesima barca di migranti che, scortata dalla Guardia costiera, si sta avvicinando alla ‘sua’ Lampedusa per attraccare al porto.
Protagonista della protesta il vicepresidente della Lega a Lampedusa. Attilio Lucia. Nella diretta Facebook trasmessa dal suo profilo, si vede l’uomo nuotare verso l’imbarcazione sventolando una bandiera.
Sulla costa c’erano alcuni cittadini increduli lo hanno incoraggiato, supportando la sua iniziativa e applaudendola. “La mia è una delle tante proteste qui a Lampedusa. Gli isolani sono stanchi”, ha detto Attilio Lucia a Il Giornale.
“Vogliamo subito la chiusura del centro d’accoglienza per i migranti. Non possiamo continuare con questa emergenza. Ne va a discapito del turismo e della nostra serenità”.
Il leghista tiene a precisare che “Lampedusa è una delle poche località che non è stata colpita dal coronavirus”. Ma – spiega – “abbiamo il timore che attraverso i continui sbarchi dei migranti la nostra isola potrebbe essere vittima del covid-19”.
“L’arrivo di Luciana Lamorgese sembra non essere servito a nulla” continua Lucia.
“Gli sbarchi non si sono mai fermati. Lampedusa vive di turismo e da troppi anni siamo le vittime di una emergenza che dovrebbe essere gestita in maniera totalmente differente”.
Poi l’esponente leghista conclude: “non possiamo piangere noi lampedusani le conseguenze di politiche sui migranti assolutamente errate. Non è più il tempo delle false promesse. Lampedusa merita di stare sulle pagine dei giornali per la sua bellezza.
“Non per la solita emergenza causata da una politica del tutto inconcludente in materia di migranti. La gente è esasperata”.
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