Il programma di Federica Sciarelli “Chi l’ha visto?” torna sulla sparizione dei due badanti campani Alessandro e Luigi, di cui non si hanno più notizie dal 2014
Le vicende trattate da “Chi l’ha visto?” sono sempre particolari e ricche di sfaccettature inquietanti. Degli esempi di come ad un tratto mentre la vita sembra scorrere in maniera positiva, possano succedere degli avvenimenti atroci e misteriosi di cui non si riesce a venire a capo.
Non fa eccezione quella di Alessandro Sabatino (40 anni di San Marcellino) e Luigi Cerreto (23 anni di San Marco Evangelista) che sono spariti il 12 maggio 2014 in circostanze tuttora misteriose. La trasmissione condotta da Federica Sciarelli ha deciso di tornare su questo spinoso caso nella puntata del 22 luglio 2020.
Chi l’ha visto? La storia di Alessandro e Luigi
Partendo dal principio, Alessandro e Luigi sono due badanti felicemente fidanzati, che decidono di trasferirsi dalla provincia di Caserta a quella di Siracusa. In Sicilia coronano il sogno della convivenza e dell’indipendenza economica.
Il lavoro di assistenza agli anziani presso una villa di Contrada Tivoli sembra tutto ciò che hanno sempre desiderato. In particolar modo si prendevano cura di un anziano di nome Vincenzo, padre del 47enne Giampiero Riccioli, diventato poi il sospettato principale della scomparsa dei due uomini. Nel corso delle indagini infatti sono venute fuori delle divergenze tra Riccioli e i badanti in merito alle condizioni in cui era tenuto il padre.
Da quel tragico giorno di maggio del 2014 non si hanno più notizie di loro. L’ultima loro traccia risale all’11 maggio quando i due hanno telefonato le rispettive famiglie. Successivamente sarebbero dovuti rientrare in Campania visto che il “vecchietto” presso cui prestavano servizio era stato trasferito presso una casa di riposo.
I due che erano in procinto di partire, secondo gli elementi raccolti, pare che non abbiano mai lasciato Siracusa così come dichiarato dal loro “datore”. A suo parere la coppia avrebbe preso un taxi lasciando definitivamente l’abitazione. I corpi però non sono mai stati trovati, per questo la procura ha chiesto l’archiviazione del caso, ma i familiari naturalmente non si rassegnano e vogliono la verità, anche se fosse la più crudele.
Dei rumors di paese avevano portato a dei pozzi limitrofi dove potenzialmente potevano essere rinvenuti i loro cadaveri. Così non è stato fino ad ora. Il lavoro di verifica su circa 15 pozzi non ha portato a nessuna novità, ma la pista dell’omicidio rimane comunque la più papabile.
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