Il ministro Azzolina, in visita ad una scuola di Milano, spiega nuovi dettagli che mettono in apprensione operatori e genitori. Il ‘tempo lungo’ sarà sempre più una rarità.
Mancano poco meno di due mesi alla riapertura delle scuole ma i nodi da sciogliere sono ancora tanti e nessuno, a parte il ministro Azzolina, sa ancora cosa succederà il fatidico 14 settembre. Ieri la titolare del ministero dell’Istruzione ha fatto visita ad una scuola di Milano e ha rivelato nuovi dettagli che riguardano soprattutto gli orari delle lezioni.
Pare che i genitori siano allarmati. Ciò che preoccupa è l’orario delle lezioni, che – a causa del coronavirus – subirà uno stravolgimento. Il classico orario 8:30-16:30 diventerà una rarità. Si vogliono evitare gli assembramenti, quindi ingressi e uscite saranno scaglionati.
Riaperture scuole a settembre: sparisce il tempo pieno?
Le lezioni di pomeriggio si ridurrebbero e a perderci sono tutte quelle famiglie – tante – che scelgono il pomeriggio non per divertimento ma per necessità, visto che lavorano. Se poi si decidesse di aprire gli istituti il sabato mattina, le 8 ore di presenza per 5 giorni a settimana diventerebbero 6 ore e mezzo al giorno per 6 giorni.
Se alle superiori l’ingresso scaglionato non dovrebbe causare grossi problemi, più difficile gestire il tutto nelle elementari dove i bimbi vanno accompagnati a scuola. Nel caso di figli con età diversa potrebbero esserci orari di ingresso e uscita diversi per ognuno.
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