Il ministro dell’Interno Lamorgese contestata a Lampedusa al grido di “scafisti”. L’ex leghista Maraventano torna a far sentire la sua voce.
La visita a Lampedusa del ministro dell’Interno Lamorgese, voleva essere occasione di vicinanza agli amministratori siciliani travolti dallo tsunami degli sbarchi che negli ultimi giorni si sono triplicati rispetto allo stesso periodo del 2019.
In più c’è l’emergenza coronavirus e i troppo migranti che sono risultati positivi ai tamponi. “L’attenzione del Governo per Lampedusa è massima. Tutti i migranti che sbarcano su queste coste verranno sottoposti a test sierologici. Cercheremo delle soluzioni per non pesare su questa comunità”. Queste le parole di Luciana Lamorgese, poco prima di lasciare l’isola, dove ha incontrato le autorità locali, accompagnata dal Capo della Polizia, Franco Gabrielli.
Nell’incontro avuto con il sindaco Salvatore Martello, il Viminale fa sapere che sono arrivate diverse richieste: l’esigenza di potenziare il presidio di primo soccorso esistente e realizzare una struttura ospedaliera sull’isola. A Lampedusa la scorsa settimana, dopo un’ondata di sbarchi, il presidente della Regione Nello Musumeci ha chiesto lo stato d’emergenza anche perché la stagione turistica è stata pregiudicata dall’emergenza sanitaria per il Coronavirus.
Gli isolani, popolo d’accoglienza, temono che l’emergenza immigrazione si trasformi per Lampedusa, nel concreto rischio contagio. Tra le iniziative già assunte dal governo, fa sapere il Viminale, c’è lo smaltimento delle barche utilizzate e poi abbandonate dai migranti (al 16 luglio risultano demolite 45 imbarcazioni; altri 97 relitti, semi affondati o giacenti sul molo Favarolo, sono stati trasportati in un deposito in attesa della demolizione).
Migranti: Lamorgese contestata a Lampedusa
“Ora basta, bisogna chiudere i porti” “Chiudete subito i porti!”. E’ quanto ha gridato un gruppo di cittadini di Lampedusa all’arrivo della ministra dell’Interno Luciana Lamorgese al Palazzo di città dove ha incontrato il sindaco Salvatore Martello.
“Oppure porti i migranti a casa sua”, continua Angela Maraventano, ex senatrice della Lega che guida la protesta. “Siamo stanchi di subire – dicono ancora – ora basta. Bisogna chiudere subito i porti”.
“Il Governo è complice degli scafisti e mi assumo la responsabilità di quello che dico, perché non si è mai bloccato nulla. Gli sbarchi continuano”. E’ la denuncia all’Adnkronos di Angela Maraventano, a capo di una manifestazione di protesta davanti al Comune dell’isola.
Su uno striscione si leggeva “scafisti”. Tenuto proprio dalla leghista chiamata anni fa Pasionaria della Lega di Salvini e prima iscritta a Lampedusa.
“Guarda caso, con l’arrivo della ministra stamattina hanno trasferito tutti gli immigrati che erano al centro d’accoglienza, fino a ieri erano più di 700 – dice ancora Maraventano – Devono chiudere subito i porti, altrimenti questo governo è complice. Punto”. “Non so cosa venga a fare qui – dice ancora Maraventano –
Ci sono stati quasi 3 mila sbarchi in una settimana. Qui c’è una situazione difficile, a settembre non sappiamo dove i bambini andranno a scuola. Oltre all’economia al collasso. Noi non possiamo fare assembramenti ma questa gente continua ad arrivare. Continuano ad occuparsi solo del fenomeno, e io aspetto risposte concrete”.
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