Paolo Borsellino sarà ricordato questa sera su Canale Cinque a ventotto anni dal suo assassinio, avvenuto il 19 luglio del 1992. Ecco qualche curiosità.
Il giudice siciliano assassinato ventotto anni fa nella strage di Via d’Amelio sarà ricordato proprio nella giornata di oggi e precisamente questa sera con la fiction in onda in prima serata. A prestare il volto del magistrato sarà Giorgio Tirabassi. Ecco qualche curiosità che forse non sapete.
Paolo Borsellino età e morte
Il magistrato nato a Palermo il 19 gennaio 1940, è stato assassinato il 19 luglio 1992 ventotto anni fa sempre a Palermo, precisamente in via D’Amelio. Nella strage persero la vita anche i cinque agenti della scorta: Emanuela Loi, Agostino Catalano, Vincenzo Li Muli, Walter Cosina e Claudio Traina.
Paolo Borsellino moglie e figli
Il 23 dicembre 1968 ha sposato Agnese Piriaino Leto che gli rimase accanto sempre in ogni momento, insieme hanno avuto tre figli: Manfredi, Lucia e Fiammetta. “Ricordo perfettamente che il sabato 18 luglio 1992 andai a fare una passeggiata con mio marito sul lungomare di Carini, senza essere seguiti dalla scorta. Paolo mi disse che non sarebbe stata la mafia ad ucciderlo, della quale non aveva paura, ma sarebbero stati i suoi colleghi e altri a permettere che ciò potesse accadere. In quel momento era allo stesso tempo sconfortato, ma certo di quello che mi stava dicendo” queste alcune della parole della moglie.
Paolo Borsellino strage
Dopo il pranzo con la famiglia a Villagrazia di Carini, il giudice con la sua scorta si è recato verso in via D’Amelio, dove vivevano sua madre e sua sorella Rita. Alle 16:58 è arrivata la morte per una Fiat 126 imbottita di tritolo, che era parcheggiata sotto l’abitazione della madre. Insieme a lui hanno perso anche i cinque agenti di scorta Emanuela Loi, Agostino Catalano, Vincenzo Li Muli, Walter Eddie Cosina e Claudio Traina. L’unico sopravvissuto è stato l’agente Antonino Vullo, che si è riuscito a salvare poichè al momento dello scoppio si trovava lontano, stava infatti parcheggiando la seconda macchina.
Biografia
Dopo il diploma si iscrisse alla facoltà di Giurisprudenza all’Università di Palermo, la laurea è arrivata a solo ventidue anni, pochi giorni prima della morte del padre per malattia. Entra in magistratura nel 1963 quando arriva venticinquesimo al concorso, diventando il più giovane magistrato d’Italia. Il suo lavoro contro la mafia inizia nel 1980 continuando l’indagine di Boris Giuliano, questo lo portò all’incontro con Rocco Chinnici con cui stabilì negli anni un rapporto di vera famiglia. E’ proprio grazie a lui che si costituì il pool antimafia in cui entrò a far parte anche Giovanni Falcone. Il resto è storia.
Era mio padre
Da qualche giorno è in onda un documentario dal titolo Era mio padre, realizzato da Manfredi Borsellino, visibile anche in streaming su Dplay. E’ una vera e propria lettera del giovane che ricostruisce tutti gli ultimi momenti del padre poco prima dell’assassinio.
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