Ecco le soluzioni proposte ai clienti e alle ditte da parte delle principali banche per quanto riguarda la cessione del credito per il bonus 110%
Il bonus 110% per i lavori di ristrutturazione edilizia previsto dal Decreto Rilancio (di cui si attende la legge di conversione) è ormai un’opzione a cui molte persone stanno facendo affidamento.
Al tempo stesso essendo ancora in una fase embrionale, si attendono delle novità definitive per quanto concerne la possibilità di cessione del credito alla banca. Sono diversi i punti da chiarire in tal senso come ad esempio la modalità di finanziamento, gli interessi e l’eventuale perdita da parte delle ditta nel caso decida di passare il proprio credito alla banca.
Per rendere la situazione più armoniosa alcune banche hanno dettato le linee da seguire per quanto concerne questa pratica. Vediamo quali sono e che tipo di vantaggi e svantaggi comportano.
Intesa San Paolo è stata tra le prime a schierarsi a favore della cessione del credito proponendo delle soluzioni specifiche in base a quella che sarà la normativa definitiva. Le dichiarazioni di Stefano Barrese responsabile delle Divisione Banca dei Territori di Intesa San Paolo, sono state un segnale di apertura nei confronti dei clienti
Fin dall’inizio dei lavori di ristrutturazione si potrà fare affidamento sulla monetizzazione del credito fiscale, attraverso la cessione. Ulteriori delucidazioni saranno date attraverso un incontro web, dove saranno rese note le modalità di accesso e le condizioni poste dalla banca.
Sulla stessa lunghezza anche Unicredit, che è pronta ad agevolare coloro che opteranno per i lavori edilizi compresi nel bonus 110%. Il tema della sostenibilità è molto importante per la banca milanese per questo ha stipulato degli accordi con diverse società energetiche per agevolare questo genere di lavori.
Due sono le modalità previste da Unicredit per la cessione del credito. I condomini o proprietari dell’immobile potranno rivolgersi direttamente all’istituto di credito per la cessione del bonus fiscale. Un’operazione possibile attraverso l’attivazione di una linea di credito o di un finanziamento.
L’alternativa è la possibilità da parte dei condomini/proprietari di chiedere lo sconto in fattura alla ditta incaricata della ristrutturazione. Starà a quest’ultima chiedere (a propria discrezione) la cessione del credito alla banca. Per forza di cose prima di poter ufficializzare questi provvedimenti, si dovrà aspettare l’attesa conversione in legge del Decreto Rilancio.
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