Sulle carte d’identità dei minori potrebbe tornare la dicitura genitori 1 e 2 al posto di madre e padre, un altro dispetto a Salvini o reale esigenza?
Un dispetto a Matteo Salvini che l’ha ripristinata, oppure una reale esigenza quella di cambiare sui documenti di identità dei minori, la dicitura padre e madre con genitore 1 e 2?
Perchè razionalmente – e in questo ha ragione il leader della Lega – in un momento in cui c’è un’Italia che è ancora in ginocchio per il coronavirus, un paese che ogni giorno fa i conti con i focolai e i contagi che aumentano, con gli sbarchi incontrollati, con la cassa integrazione che non arriva, come può anche solo pensare che sia una priorità cambiare i documenti di identità dei minori?
Tant’è, il ministro dell’Interno, Luciana Lamorgese, fa sapere che esiste la possibilità possibilità che venga ripristinata la dicitura “genitore” al posto di “madre” e “padre” sulla carta d’identità dei minori. Il cambio, manco a dirlo, era stato voluto dall’ex ministro dell’Interno Salvini.
Il decreto del 2019 prevedeva che “la richiesta di Cie valida per l’espatrio per il minore è presentata dal padre e dalla madre congiuntamente”: oggi il sistema supporta solo l’indicazione di due genitori di sesso diverso. Forse è proprio questo il problema.
La questione viene posta dalla senatrice del Pd, Monica Cirinnà, che sottolinea come il tema sia diventato un problema per i bambini delle cosiddette coppie arcobaleno. “La conseguenza di quel decreto – ha detto – è che solo le domande con due genitori di sesso diverse venivano e vengono accolte”.
“Ma è noto a tutti che due genitori di sesso diverso non esistono nella vita di tutti i minori e penso anche ai minori orfani oltre che ai bambini con genitori dello stesso sesso”.
Cancellare la dicitura padre e madre dai documenti dei minori? Salvini si infuria
Lamorgese ricorda che il Tar del Lazio a gennaio ha annullato i ricorsi per l’annullamento del decreto. E sottolinea come il Garante dei dati personali abbia ricevuto segnalazioni sulle criticità dell’applicazione del decreto voluto da Salvini.
“Il governo non sa cosa fare su cassa integrazione, concessioni autostradali, riforma della Giustizia, scuola o taglio delle tasse: in compenso il Viminale – mentre sbarcano più di 600 immigrati in poche ore – annuncia un approfondimento per togliere la dicitura ‘madre’ e ‘padre’ dai documenti per i minori.
Dopo la legge elettorale per danneggiare la Lega, ecco un’altra delle priorità del governo. È imbarazzante”.
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