E’ morta per 27 minuti: “ho visto il Paradiso, ero felice” | La premorte

Un fenomeno del quale gli scienziati studiano da molto tempo, le risposte sono quasi sempre razionali, ma non manca la componente spirituale a cercare di spiegare episodi altrimenti impossibili.

Gli scienziati ci provano a spiegare perchè tutte quelle persone che si risvegliano da un coma o da un arresto cardiaco, raccontano all’unisono gli stessi dettagli vissuti nella loro esperienza di “premorte”.

“Dalla morte non si ritorna ma dalla “premorte” in alcuni casi sembrerebbe di sì e il percorso a ritroso verso questo mondo cambia per sempre il viaggiatore che diventa più empatico e fiducioso nel senso ultimo della vita”.

E’ il pensiero di Pim van Lommel, cardiologo olandese, che ha dedicato la vita a studiare i fenomeni di Nde (Near Death Experience), esperienza di premorte.

Nel suo libro “La coscienza oltre la vita”, fa una rassegna delle varie tipologie di Nde che spesso consistono in una “sensazione rinfrancante di passaggio attraverso un tunnel, in direzione di una luce […] altre volte sembrano permettere di osservarsi fuori da se stessi come in un sogno”.

Muore per 27 minuti, poi il risveglio: “ho visto un uomo, credo fosse Gesù”

Due anni fa, Tina Hines, giovane mamma texana si era recata con il marito Brian in un parco nazionale di Phoenix. Prima di cominciare l’escursione con il compagno, però, la donna ha accusato un malore ed è crollata a terra.

Il marito si è spaventato ed ha chiamato immediatamente i soccorsi. I paramedici hanno subito sentito che la donna non aveva più polso ed hanno cominciato un massaggio cardiaco.

Nonostante i medici stessero facendo il possibile per farle riprendere il battito, Tina non si risvegliava. Per ben 6 volte gli operatori sanitari sono quasi riusciti a riprenderla ma hanno perso nuovamente il battito. Sono passati 27 minuti e tutti erano ormai convinti che la mamma non sarebbe sopravvissuta a quell’improvviso arresto cardiaco.

Invece il suo cuore ha ripreso a battere ed è stata portata in ospedale. Quando la giovane mamma si è risvegliata, ha subito chiesto un foglio ed una penna e con le poche forze che aveva in quel momento ha scritto: “E’ reale”.

Quando si è ripresta completamente le è stato chiesto a cosa si riferisse e lei ha spiegato che quando era morta ha visto il Paradiso. Tina ha spiegato: “Era così reale, i colori erano così vibranti” […] ed ha aggiunto di aver visto una figura davanti a dei cancelli neri.

E’ convinta si trattasse di Gesù di fronte a lei e al Paradiso per farle capire che non era giunto ancora il suo momento.

La nipote della donna pubblicò su Instagram la foto di un tatuaggio con la scritta di quel giorno in ospedale, sotto il quale spiega da dove nasce l’idea di farlo:

La sua storia è troppo reale per non condividerla e mi ha dato una maggiore fiducia in una fede che spesso non si vede […] Mi ha dato una tangibilità per una speranza eterna che non è troppo lontana”.

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