Un cittadino africano positivo dopo un matrimonio con 91 ospiti: è il padre della sposa. Allarme a Bologna ancora nei centri logistici.
Tra i molteplici focolai di coronavirus scoppiati in questi giorni in tutta Italia, a preoccupare tornano i centri logistici di Bologna. Dopo l’emergenza scoppiata in Bartolini, in zona Roveri a Bologna, 31 casi positivi al Covid sarebbero stati registrati in Tnt, sempre nel capoluogo emiliano.
“Si tratta di contagi accertati da tamponi” – ha precisato a Fanpage.it Simone Carpeggiani, coordinatore provinciale di SiCobas.
Il numero di positivi potrebbe aumentare nelle prossime ore, quando arriveranno i risultati dei restanti test effettuati sui circa 300 dipendenti dell’azienda. Stando a quanto riferisce il sindacato, i lavoratori si sarebbero rifiutati di stare in magazzino, che resta ancora aperto.
Da settimane ormai i sindacati chiedono che venga fatta una riflessione sul settore della logistica, ma per ora le loro richieste sono rimaste inascoltate.
Nuovi focolai in Italia: positivo il padre della sposa a Cittadella
Il padre della sposa si ammala di Coronavirus dopo il banchetto nuziale: tutti i 91 ospiti finiscono in quarantena. È successo a Cittadella, in provincia di Padova, dove una coppia di sposi di origini congolesi ha organizzato il matrimonio.
La celebrazione risale al 27 giugno scorso: alla festa c’erano alcuni padovani, invitati da Treviso, altri dal Friuli Venezia Giulia, dalla Lombardia, dal Piemonte, dal Lazio, qualcuno anche dalla Francia.
Molti italiani e altrettanti cittadini originari del Congo. Secondo la ricostruzione dei quotidiani locali, dopo il matrimonio il padre della sposa ha accusato i classici sintomi del Covid-19.
Gli esami hanno dato esito positivo e i sanitari hanno deciso di ricoverare l’uomo per un paio di giorni. Nel frattempo è scattata la ricerca dei contatti, a partire da tutti gli invitati.
Nuovi focolai in Italia, Conte: “siamo pronti”
“Siamo preparati ad affrontare questa nuova fase con tranquillità, responsabilità, fiducia ma dobbiamo mantenere alta l’attenzione“. Lo ha detto il premier Giuseppe Conte nel corso dell’intervista al canale spagnolo La Sexta.
Sulla possibilità di una seconda ondata Conte spiega: “L’importante è essere preparati e noi lo siamo. Siamo certi di sapere come limitare un nuovo contagio”.
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