Il governatore Luca Zaia lo aveva promesso: “da lunedì inaspriremo regole e sanzioni”. E così è stato. Il presidente del Veneto ha deciso da oggi, lunedì 6 luglio, l’isolamento fiduciario obbligatorio per chiunque abbia incontrato un positivo al Covid.
Gli ultimi focolai scoppiati nel Vicentino, e soprattutto le modalità con le quali si sono propagati, hanno fatto perdere definitivamente la pazienza a Zaia: Il Veneto fissa l’obbligo d’isolamento fiduciario di 14 giorni in caso di contatto a rischio con un soggetto positivo al coronavirus.
E’ quanto prevede la nuova ordinanza regionale, pubblicata dopo i casi di contagio registrati nel Vicentino di soggetti provenienti dalla Serbia. L’isolamento prosegue per altri 14 giorni se si diventa positivi e, in caso di ingresso o rientro da Paesi non esenti da quarantena, il soggetto va in isolamento familiare.
“Se un positivo va in giro c’è l’arresto e poi il carcere“, ha spiegato il governatore del Veneto, aggiungendo che “dal primo di luglio abbiamo registrato 28 contagi. Quindici li abbiamo importati. O si tratta di residenti che sono andati a casa e sono tornati, o sono immigrati stranieri che hanno avuto contatto nella loro comunità”.
Coronavirus, nuova stretta in Veneto, Speranza: tamponi a chi arriva da fuori
Per chi arriva in Italia da Paesi extra Schengen, il ministro della Salute, Roberto Speranza, ha avvertito che verranno eseguito i tamponi che “rappresentano una misura ulteriore, ma non sostitutiva della quarantena”.
“È giusto fare tutto il possibile per aumentare i controlli su chi arriva da Paesi con circolazione del Covid-19 sostenuta – ha aggiunto -. Per questo l’ordinanza che ho firmato il 30 giugno prevede l’isolamento per 14 giorni e la sorveglianza sanitaria per chi proviene da tutti i Paesi extra Schengen”.
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