Un’agenzia di Chieti pubblica un’altra volta un annuncio in cui si cerca una badante “purché non di colore”, e questa volta l’Anpi di Pescara protesta ad alta voce.
L’agenzia con il ‘vizietto’ di discriminare il colore nella pelle nei suoi annunci di offerta lavoro. Si chiama Adiura, è di Chieti Scalo: già una volta aveva pubblicato un annuncio simile, ma quella volta c’era una piccola ‘scusante’: l’uomo con la sindrome di Down a cui serviva una badante aveva “una grande paura del nero”.
Adiura ci ha riprovato, ma questa volte il suo post non è passato inosservato, tanto da indignare la stessa rete social sulla quale vengono pubblicati gli annunci, e in prima fila c’è l’Anpi di Pescara.
Cercasi Badante, ma “non di colore”: polemiche per il messaggio di un’agenzia a Pescara
“Dobbiamo contestualizzare anche in questo caso oppure possiamo dire che si tratta di una forma di discriminazione e, in particolare, di razzismo? La denuncia è dell’Anpi di Pescara, che aggiunge: “Possiamo chiedere alle Agenzie, tutte, di rifiutarsi di pubblicare annunci del genere perché non rispettano i principi costituzionali? Perché, per l’appunto, discriminano esseri umani rispetto ad altri esseri umani?”.
Come potete leggere sopra, datato 3 luglio, il messaggio: “Cercasi badante h24 con contratto a norma di legge”, ma “non dev’essere di colore”, è apparso sull’account di una agenzia che si occupa di mettere in contatto persone che necessitano di operatori sanitari o badanti con lavoratori del settore.
A rilanciare il messaggio, prima cancellato e poi riscritto, è stato l’Anpi Pescara, “Questo post è stato rimosso da Facebook (ed ora è di nuovo visibile senza la frase razzista), ma la gravità del fatto resta: come si fa a pubblicare un annuncio del genere senza battere ciglio?” scrivono dall’associazione nazionale partigiani.
“La Costituzione della Repubblica italiana – continua l’Anpi – che dice senza mezzi termini che “Tutti i cittadini hanno pari dignità sociale e sono eguali davanti alla legge, senza distinzione di sesso, di razza, di lingua, di religione, di opinioni politiche, di condizioni personali e sociali”; che Riconosce e garantisce i diritti inviolabili dell’uomo. Occorrerebbe che tutti la leggessero, la conoscessero e l’applicassero”.
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