Nel primo Gran Premio di Formula 1 dopo il lockdown, i piloti, come da richiesta di Hamilton, si inginocchiano per dire non al razzismo: ma c’è chi non approva.
Il primo Gran Premio di Formula 1 dopo il lockdown, vinto da Bottas su Mercedes con seconda la Ferrari di Leclerc, ha avuto un prologo che ha già acceso qualche polemica tra i sostenitori del no al razzismo e quelli che non amano inginocchiarsi per dimostrarsi tali.
Una maglia nera con scritta “end racism” per i 20 piloti prima di partire per il primo GP della stagione 2020 di F1, ma ecco subito la piccola polemica su chi ha deciso di inginocchiarsi e chi no.
Come preannunciato dal campione del mondo Lewis Hamilton, quasi tutti i piloti del Circus hanno deciso di aderire al gesto di inginocchiarsi sulla griglia di partenza in segno di protesta contro il razzismo, ma Leclerc e Verstappen hanno deciso di non farlo.
Il sei volte campione del mondo Lewis Hamilton, nonostante la delusione per la penalizzazione che lo ha costretto a partire dalla quinta posizione in griglia, ha mostrato fieramente la maglia “Black Lives Matter” accompagnata dalla scritta “end racism”.
In maglia nera, diversi piloti hanno deciso di inginocchiarsi per protestare fermamente, ma piloti come Leclerc e Verstappen hanno deciso di non aderire. Il ferrarista, poco prima di scendere in pista, su Twitter aveva preannunciato la sua decisione.
“Credo che ciò che conta siano fatti e comportamenti nella nostra vita quotidiana piuttosto che gesti formali che potrebbero essere considerati controversi in alcuni paesi. Non mi metterò in ginocchio, ma questo non significa affatto che sono meno impegnato di altri nella lotta contro il razzismo”.
Stessa decisione per Max Versappen: “Penso che tutti abbiano il diritto di esprimersi quando e come vogliono – ha affermato su Twitter -. Non mi inginocchio, ma rispetto e sostengo le scelte personali di ciascun pilota”.
F1 Austria, vince Bottas, Leclerc spettacolare
Per quanto riguarda la corsa, subito emozioni nel primo Gran Premio del 2020. Ha vinto Valtteri Bottas che ha confermato in gara un weekend vissuto da protagonista, con la sua Mercedes vestita di nero, per tutta la stagione, in segno di solidarietà con il movimento ‘Black Lives Matter’.
Ma il protagonista assoluto è stato Charles Leclerc che, nonostante una Ferrari lenta e impacciata per gran parte della gara, ha compiuto negli ultimi sei giri due sorpassi mozzafiato, nei confronti di Norris e Perez, che gli hanno garantito un secondo posto che sembrava ormai insperato.
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