A sorpresa, Matteo Salvini è voluto ritornare a Mondragone dove due giorni fa era stato contestato pesantemente. Selfie coi cittadini e un messaggio sui social.
Matteo Salvini alla fine ce l’ha fatta: è riuscito a tornare a Mondragone a distanza di pochi giorni dalle durissime contestazioni che lo avevano costretto ad interrompere il comizio.
Il leader della Lega è di nuovo nella zona rossa dei palazzi ex Cirio dove si è sviluppato un focolaio di Coronavirus.
Sin dalla prima mattina, a Mondragone c’è un grande schieramento di forze dell’ordine, polizia e carabinieri. Lo scorso 29 giugno l’ex ministro dell’Interno era arrivato a Mondragone, ma era stato talmente contestato che era stato costretto a rimandare il suo comizio.
“Tra pochissimo sarò a Mondragone per incontrare, tra gli altri, alcuni rappresentanti delle realtà produttive del territorio e in particolare allevatori, agricoltori, balneari, albergatori. La città non può essere ricordata solo per lotte tra bande” aveva scritto Salvini su Twitter prima del suo arrivo.
E’ presente anche il segretario regionale della Lega in Campania, Nicola Molteni. Mondragone è blindata, oltre che bloccata: vietato l’accesso alle automobili su tutto il lungomare cittadino, mentre gli accessi ai pedoni sono contingentati.
E Salvini non ha mancato di postare su Facebook la soddisfazione di essere tornato tra la ‘brava gente di Mondragone’. E non ha mancato di lanciare quasi una sfida (rischiosissima) ai suoi acerrimi rivali: i centri sociali.
“Dove sono i figli di papà dei centri sociali?”. Speriamo non arrivino.
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