Incidenti a Mondragone per l’arrivo del leader leghista Matteo Salvini. Annullato un secondo appuntamento previsto nel tardo pomeriggio. Lui attacca centri sociali e camorra.
Matteo Salvini, ospite di Nicola Porro in Quarta Repubblica, attacca i manifestanti che lo hanno aggredito a Mondragone definendoli “delinquenti, criminali dei centri sociali e amici della camorra”.
Parole forti, dettate dalla rabbia forse più che dalla consapevolezza. Di una cosa è certo però il leader della Lega: “nessuno parlerà di quello che è successo qui, mentre se fosse accaduto ad un politico di sinistra, sarebbe caduto il mondo”.
Una regìa dietro l’aggressione non solo verbale nei confronti di Salvini, ci sarà sicuramente, ma non è escluso che le proteste siano partite spontaneamente: del resto Salvini, se ne faccia una ragione, non può essere amato da tutti. Resta il fatto che la violenza è sempre deprecabile.
Bastavano gli striscioni “Salvini sciacallo” oppure i cori: “Salvini lavaci col fuoco”. Invece i manifestanti sono andati oltre e solo l’intervento delle forze dell’ordine ha evitato che manifestanti e leghisti venissero a contatto.
Salvini contestato a Mondragone, era prevedibile?
Matteo Salvini a Mondragone ha scatenato un caos che era facilmente prevedibile, forse avrebbe potuto evitare il comizio in un momento tanto difficile di scontro sociale.
Dalla parte del torto sono finiti i contestatori, che hanno costretto le forze dell’ordine ad intervenire usando anche i manganelli. L’ex ministro è stato aggredito con lanci di bottiglie e uova, qualcuno ha addirittura danneggiato l’impianto audio per impedire il comizio.
Va detto che erano in centinaia quei cittadini di Mondragone che invece avevano scelto di applaudire Salvini e di ascoltare il suo comizio, ma i soliti noti hanno rovinato tutto, alla faccia della democrazia.
“Un vero atto di eversione, commesso dai soliti criminali dei centri sociali – fanno sapere i responsabili locali della Lega – nessuno dei teppisti peraltro era di Mondragone, mentre la gente perbene della città ha ascoltato e applaudito Salvini”.
Oggi Salvini è ancora nel Casertano e proseguirà gli incontri che aveva programmato. Non è certo tipo da spaventarsi, uno come lui.
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