Dopo Matteo Salvini, Silvio Berlusconi: l’audio del giudice Amedeo Franco che cambia tutto: “La condanna del 2013 pilotata dall’alto, uno schifo”.
Brutti tempi per la giustizia italiana, dopo la vicenda Salvini-Palamara. scoppia un’altra bomba che riguarda Silvio Berlusconi.
La sua condanna al carcere nel 2013 era “teleguidata”. Lo spiega in un audio choc il giudice Amedeo Franco, scomparso nel 2019, relatore della sezione feriale della Cassazione presieduta dal magistrato Antonio Esposito che emise quella sentenza.
Le carte sono ora in mano al collegio difensivo dell’ex premier, che comprende Franco Coppi e Niccolò Ghedini, ma Il Riformista ne ha anticipato il contenuto, mentre l’audio del giudice Franco è stato mandato in onda da Nicola Porro a Quarta Repubblica.
La storia: nell’agosto 2013 il leader di Forza Italia venne condannato a 3 anni e 8 mesi per frode fiscale per la vicenda Mediaset-Agrama, e subito dopo la conseguenza fu l’esclusione dal Senato per effetto della Legge Severino.
Le conseguenze umane (scontò i servizi sociali) e politiche sono note e drammatiche. Ma ora è una sentenza del Tribunale civile di Milano a ribaltare quella sentenza penale, riconoscendo la legittimità dell’affare tra Mediaset e il mediatore Agrama.
Si trattava di compravendita dei diritti di film americani, per Berlusconi è stato escluso il reato di appropriazione indebita per Agrama avanzato dalla difesa dello stesso forzista, che pretendeva un risarcimento.
E ora l’audio del giudice Franco, in una registrazione ambientale avvenuta con lo stesso Cavaliere alla presenza di testimoni e registrata proprio per questo.
Berlusconi arrestato. il giudice: “deve essere condannato a priori”
Le parole intercettate da una conversazione del giudice Franco. “Berlusconi deve essere condannato a priori perché è un mascalzone! Questa è la realtà, a mio parere è stato trattato ingiustamente e ha subito una grave ingiustizia… l’impressione che tutta questa vicenda sia stata guidata dall’alto.
In effetti hanno fatto una porcheria perché che senso ha mandarla alla sezione feriale? Voglio per sgravarmi la coscienza, perché mi porto questo peso del… ci continuo a pensare. Non mi libero. Io gli stavo dicendo che la sentenza faceva schifo”.
Il giudice Franco è morto nel maggio 2019, chiamava in causa il presidente di sezione Esposito, già al centro di altre polemiche: sarebbe stato “pressato” per pilotare la sentenza puntando sul fatto che suo figlio anch’egli magistrato era indagato dalla Procura di Milano per “essere stato beccato con droga a casa di…”.
Franco si mostra amareggiato parlando con Berlusconi: “Si poteva cercare di evitare che andasse a finire in mano a questo plotone di esecuzione, come è capitato, perché di peggio non poteva capitare…
Questo mi ha deluso profondamente, questo… perché ho trascorso tutta la mia vita in questo ambiente e mi ha fatto… schifo, le dico la verità, perché non… non… non è questo, perché io … allora facevo il concorso universitario, vincevo il concorso e continuavo a fare il professore.
Non mi mettevo a fare il magistrato se questo è il modo di fare, per… colpire le persone, gli avversari politici. Non è così. Io ho opinioni diverse della… della giustizia giuridica”. “Tutti i miei colleghi – concludeva il giudice – e anche i suoi che pure non la supportano sono convinti che questa cosa sia stata guidata dall’alto”.
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