La legge repressiva egiziana condanna Sama el-Masry per i suoi video Tik Tok troppo espliciti, che andrebbero contro la morale del Paese.
Tre anni di carcere per avere girato e poi divulgato su Tik Tok, video troppo espliciti. In Egitto può ancora succedere nonostante il paese si sia ormai ‘occidentalizzato’ da molto tempo.
E, quando succede, la vittima è quasi sempre una donna. Questa volta è successo alla famosa danzatrice del ventre Sama el-Masry, famosa in Egitto anche per i suoi video arditi, per la cultura islamica almeno.
A provocare il disgusto e la rabbia del regime di Al Sisi è soprattutto l’attività della sensuale Sama su Tik Tok, social di tendenza tra i giovani e giudicato potenzialmente sovversivo dal Cairo.
Video ‘sovversivi’ su Tik Tok, tre anni di carcere per Sama el-Masry
Attrice e cantante, proprio per un video pubblicato sul social la 42enne danzatrice del ventre è stata condannata per incitamento alla dissolutezza e all’immoralità perché “sessualmente aggressivo”.
Già al centro di varie controverse politiche, questa volta Sama ha provato a difendersi sostenendo che quel video è stato rubato e condiviso dal suo telefonino senza consenso, e ora presenterà ricorso contro la sentenza.
Ma in Egitto si respira un clima ostile: “El-Masry e le altre influencer sui social media – ha dichiarato John Talaat, membro del parlamento, secondo quanto riportato dal Giornale – stanno distruggendo i valori e le tradizioni familiari, attività vietate dalla legge e dalla costituzione”.
Ora, ad essere polemici fino in fondo, ci si aspetta una mobilitazione in tutto il mondo delle femministe e, in Italia, di tutti quelli che imbrattano le statue in nome della giustizia antirazzista e antisessista.
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