Tre mostri. Erano stati accusati di avere concepito una figlia solo per potere abusarne sessualmente, fare i video delle violenze e scambiarli su WhatsApp. Le condanne.
Una delle vicende più agghiaccianti di violenza su minori mai sentite prima. Erano stati arrestati a febbraio nel Grossetano, accusati di aver concepito una figlia solo per poterne abusare sessualmente.
Ora i responsabili, un 41enne che era già ai domiciliari per detenzione di materiale pedopornografico, la compagna che abitava a Terni e un’altra donna, una 37enne emiliana, sono stati condannati a Firenze.
Nove anni di carcere a lui, 6 anni alle due donne, con lo sconto di pena previsto dal rito abbreviato. A pensare a quello che ha vissuto la bambina, non è certo una pena esemplare.
Due donne, una residente a Terni e l’altra a Reggio Emilia, avrebbero commesso per diverso tempo abusi sulle bimbe che hanno meno di 10 anni.
In manette, oltre alle due madri, anche un uomo di 40 anni di Grosseto, padre di una delle piccole vittime.
Sarebbe stato proprio l’uomo il destinatario del materiale pedopornografico realizzato dalle due donne e inviato attraverso l’app di messaggistica WhatsApp.
I tre sono stati arrestati dalla polizia di Firenze nell’ambito dell’operazione ‘Dark ladies’ contro la pedopornografia.
Al 41enne e alla donna di Terni, che hanno una relazione sentimentale, sono stati contestati i reati di pornografia minorile, per aver divulgato notizie e informazioni finalizzate allo sfruttamento sessuale di minori, prodotto materiale pornografico realizzato con minori, nonché di violenza sessuale nei confronti della propria figlia minorenne.
Alla donna di Reggio Emilia e ancora all’uomo, sono stati contestati i reati di violenza sessuale nei confronti della figlia minorenne della donna, per averla costretta a compiere e subire atti sessuali, reato contestato in concorso tra i due indagati, con l’aggravante per la donna di aver abusato della qualità di madre.
Le due donne avrebbero violentato le loro bimbe, che hanno meno di 10 anni, sin dalla tenera età. Un orrore inqualificabile al solo fine di produrre immagini a carattere pedopornografico che sarebbero poi finite nelle mani del 40enne, padre di una delle bimbe. Il materiale sarebbe stato diffuso anche in rete sulle pagine frequentate da pedofili.
Lo scorso agosto, le indagini avevano portato a una perquisizione nella casa dell’uomo dove è stato trovato un ingente quantitativo di materiale pedopornografico. Gli sviluppi investigativi hanno consentito di scovare diversi gruppi su Telegram e WhatsApp su cui circolavano foto di minori.
Ora però vengono alla luce altri inquietanti particolari sulla coppia. Il 40enne e la donna di Terni avrebbero deciso di concepire la loro bimba al solo scopo di abusarne sessualmente. Da una chat tra i due – ha scritto il gip Agnese Di Girolamo nell’ordinanza – emerge come assolutamente verosimile che la gravidanza sia stata voluta con il preciso intento di realizzare le fantasie sessuali condivise”.
Le piccole vittime sono state affidate ai servizi sociali e condotte in luoghi sicuri.
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