Il presidente della Società Italiana di Neurologia, Gioacchino Tedeschi, è convinto che il cervello di Alex Zanardi può arrivare dove altri non possono.
Alex Zanardi continua a combattere per la vita. Da oggi i bollettini medici, su espressa richiesta della famiglia, saranno comunicati soltanto in caso di novità rilevanti: non più brifing giornalieri.
Alex Zanardi è ancora in coma farmacologico e le sue condizioni restano critiche, ma non tutto è perduto.
Gioacchino Tedeschi, presidente del Sin ha voluto spiegare in un’intervista a Radio Cusano Campus:
“Fatico a pronunciarmi in un momento come questo, ma Alex già in passato ci ha insegnato ad assorbire le malattie“.
Tedeschi “Le sue condizioni fisiche restano critiche, dal momento che ha subito fratture multiple al cranio con un infossamento delle ossa frontali. Non è detta, però, l’ultima parola: Zanardi ha un cervello super in grado di recuperare molto più in fretta rispetto agli altri. Parliamo di un uomo dalle incredibili capacità di sopportazione dello stress e del dolore“.
Alex Zanardi, le parole della cugina Betty
“Mio caro Alle (sai per noi sei Alessandro), i tuoi occhioni vispi devono ancora sorridere. Non mollare… con il cuore, tua cugina Betty”.
Tra i tantissimi che stanno facendo il tifo per Alex Zanardi, ricoverato dopo l’incidente con la sua handbike, c’è anche la cugina, l’avvocato Elisabetta Parmeggiani e tutta la sua famiglia.
“Le nostre mamme sono cugine. In realtà sono molto più che cugine, sono ‘sorelle’, perché fin da giovani hanno condiviso ogni esperienza e ancora oggi sono legatissime. Hanno avuto i figli negli stessi anni, tra il 1964 e il 1967: la ‘zia’ Anna come se fosse la sorella di mamma ha avuto Cristina e Alessandro, la mia mamma me e mio fratello Roberto”.
Betty e Alex Zanardi sono cresciuti insieme.
“Certo, anche se poi le scelte di vita hanno portato ognuno su strade diverse. Alle ha coltivato fin da ragazzino la passione per i motori che condivideva con lo zio Dino, anche lui venuto a mancare troppo presto.
A 14 anni suo padre gli ha regalato il suo primo Kart e non ha mai smesso di praticare regolarmente la sua passione. Il resto purtroppo lo si conosce.
“Gli ho scritto il giorno prima dell’incidente, dopo che aveva fatto un video a Daniela, la moglie, donna di grande spirito e spessore, mentre faceva una salita in bicicletta. E poi appena venti giorni prima: lo avevo visto una trasmissione. Mi ha chiesto se stava bene anche con i capelli lunghi!”
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