La provincia di Trento ordina l’abbattimento dell’orso che ha aggredito l’altro giorno padre e figlio. Gli ambientalisti, e non solo loro, protestano a gran voce.
“Abbattete quell’orso”. L’ordine perentorio non è di un cacciatore ma della Provincia di Trento. Giorni fa due persone, padre e figlio, erano state aggredite da un plantigrado nei boschi trentini, e la soluzione migliore per gli amministratori, è uccidere l’animale.
Il presidente della provincia autonoma di Trento, Maurizio Fugatti, firmerà a breve un’ordinanza.
“E’ un fatto gravissimo – ha detto il governatore – che impone di agire per tutelare l’incolumità delle persone. Nelle prossime ore informerò il ministro dell’Ambiente Costa delle azioni che intendiamo mettere in campo”.
Romano Masè, dirigente generale della Forestale provinciale ha promesso un’azione di presidio del territorio dove è avvenuta l’aggressione e intende informare le persone che vivono nella zona del pericolo che possono correre nei boschi, e non solo.
Per individuare l’orso, sono stati mandati agli esperti i vestiti dei due uomini aggrediti, in modo che possano risalire all’orso che li ha aggrediti. Al momento non si sa ancora se sia un maschio o una femmina. Si attende dunque l’esito del Dna.
“Abbattete l’orso”, la reazione degli animalisti
La decisione della Provincia di Trento ha ovviamente scatenato le reazioni degli animalisti e degli ambientalisti. L’Oipa Italia ha subito annunciato che presenterà un ricorso al Tar. “Siamo pronti a fare il possibile per opporci a una nuova ingiustizia e per tutelare il diritto a vivere liberi, nei loro boschi, di questi splendidi animali”, fa sapere invece la Lav.
Anche la Lega antivivisezione ha detto la sua: “No al Far West. Esistono delle regole dettate dal piano d’azione che non possono essere calpestate a piacimento da politici in cerca di visibilità […] Ci si concentri invece sul risalire alla corretta dinamica dell’incontro ravvicinato”.
SecondoCento per cento animalisti, infine, “non pareva vero a Fugatti. Il politico leghista nelle prossime ore emanerà un’ordinanza per poter giustiziare il povero animale. La storia nella terra sanguinaria si ripete, Daniza, KJ2, M49…”, scrive l’associazione.
In Trentino ci sono fra gli 82 ed i 93 esemplari di orso, più i loro cuccioli. Numeri che non piacciono a Fugatti, perché “mettono in dubbio la possibilità di convivenza dell’orso con l’uomo”.
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