Non potrà nemmeno festeggiare la prima settimana di vita della figlia nata dalla sua relazione con Silvia Provvedi. Arrestato Giorgio De Stefano.
Un cognome, De Stefano, che in Calabria porta alla mente storie di omicidi e ‘ndrangheta. Un cognome che Giorgio aveva persino rinnegato prima di riappropriarsene definitivamente.
Giorgio De Stefano, fidanzato di Silvia Provvedi, una delle due Donatella, e neo padre di una bambina nata il 18 giugno scorso, è tra gli arrestati dell’operazione di Polizia, scattata all’alba nei confronti di capi e gregari delle storiche cosche della ‘Ndrangheta De Stefano-Tegano e Libri, operanti a Reggio Calabria.
All’anagrafe si chiama tuttora con il cognome della madre: Giorgio Sibio Condello, troppo scomodo il cognome del padre da portare sulle spalle.
Gli uomini della Squadra mobile di Reggio hanno chiamato l’operazione “Malefix”, proprio come il soprannome che Silvia Provvedi aveva dato al suo uomo. “Posso dire di essermi fidanzata. Sto vivendo un bel momento e spero sia quello giusto – aveva dichiarato di recente la cantante dopo la burrascosa relazione con Fabrizio Corona – È l’uomo che mi ha donato il sole”.
De Stefano padre venne ucciso nel quartiere Archi, lo stesso in cui era in corso una scissione da parte della famiglia facente capo a Luigi Molinetti dai reggenti De Stefano, storicamente signori della città.
Le indagini della Dda hanno ricostruito le dinamiche della “locale” di Archi e il tentativo di Molinetti di diventare autonomo, una scelta dovuta alle rimostranze per la iniqua spartizione degli incassi criminali ma anche dal freno alla possibilità di potersi espandere nell’area di Gallico.
Secondo i magistrati, questa tensione crescente avrebbe convinto i fratelli Carmine e Giorgio De Stefano a trattare con Alfonso Molinetti, fratello di Luigi.
Giorgio De Stefano, chi è il fidanzato di Silvia Provvedi
In tutti gli articoli di gossip disponibili Giorgio De Stefano è descritto come un imprenditore riservato, che non ama i riflettori né le foto sui giornali a cui invece è abituata la sua compagna Silvia Provvedi.
L’indagine della Direzione distrettuale antimafia di Reggio Calabria ha svelato invece che il profilo basso in realtà era per tenere lontani gli investigatori.
De Stefano era pieno di ombre, a partire dal suo nome. All’anagrafe risulta Giorgio Condello Sibio, cognome della madre, ma negli ultimi tempi aveva ripreso quello del padre. Non un dettaglio da poco, perché suo padre era Paolo De Stefano, potente boss della cosca omonima che fu ucciso durante un agguato il 13 ottobre 1985 dagli uomini di Antonino “nano feroce” Imerti.
Paolo De Stefano è ritenuto “uno dei protagonisti del cambiamento della ‘ndrangheta da fenomeno rurale a fenomeno imprenditoriale”. Non sorprende, quindi, che il figlio Giorgio sia stato inviato al nord ad allargare le possibilità di business del gruppo, a partire dai ristoranti della catena “Oro” di Milano, molto frequentati da calciatori e vip, su cui ora si stanno concentrando le indagini della Direzione distrettuale antimafia.
De Stefano è uno dei 21 destinatari dell’ordinanza di custodia cautelare nei confronti di affiliati e capi storici delle potenti cosche di ‘ndrangheta De Stefano–Tegano e Libri, entrambe attive a Reggio.
Le accuse comprendono (a vario titolo) associazione mafiosa, detenzione e porto illegale di armi, estorsioni a imprenditori e commercianti, tutto aggravato dal metodo e dalla agevolazione mafiosa.
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