Scopriamo chi sono Santina e Pippo Biondo, i genitori di Mario Biondo, trovato morto a Madrid nel 2013. I due si battono per scoprire la verità.
Da sette anni Santina e Pippo Biondo chiedono giustizia per il figlio. I due non hanno mai creduto all’ipotesi di suicidio e hanno investito moltissimi dei loro risparmi per capire che cosa sia successo al ragazzo.
Santina ha sempre dubitato della moglie di Mario, Raquel, la quale subito dopo la morte del marito si è affrettata a descriverlo come un drogato e alcolizzato cosa poi smentita dall’autopsia.
Tanto che successivamente ha rivelato che erano una coppia felice e che stavano cercando di avere un figlio.
I genitori del ragazzo in ogni caso non si sono mai fermati e hanno dibattuto molto sul fatto che Mario quella sera su uno dei due computer di casa stesse facendo una ricerca con il nome della moglie a cui aveva affiancato il termine “porno“.
Per la famiglia questo è un indizio sostanziale, non preso troppo in considerazione né dagli inquirenti spagnoli né da quelli italiani.
Santina e Pippo Biondo, “Fate giustizia, dichiarato suicidio prima dell’autopsia”
Le indagini spagnole hanno catalogato la morte del ragazzo come suicidio, ma i genitori non hanno mai creduto a questa versione:
“Conoscevamo bene nostro figlio, non si è suicidato. Leggendo i fascicoli pervenuti dalla Spagna, quello che c’era scritto non era affatto convincente. Non hanno neppure preso le impronte ed è stato determinato il suicidio prima ancora di avere l’autopsia. C’è qualche mano potente che sta proteggendo qualcuno, ne siamo convinti. Non bisogna essere dei bravi esperti per studiare le foto del ritrovamento e, forse, non c’era bisogno neppure di un’ulteriore autopsia. Non ci si può impiccare in quella posizione e con un nodo alto: sarebbe caduto a terra. È stato posizionato quando era in rigor mortis“.
Santina e Pippo Biondo, il dolore dei genitori: “Uno strazio”
La famiglia sono sette anni che si batte per la verità, ma fino ad adesso sembra non essere stata ascoltata.
I genitori ormai sono distrutti dal dolore e temono che tutti i loro sforzi fatti fino ad ora possano svanire con la possibile archiviazione delle indagini che il Tribunale di Palermo ha fissato il 21 luglio: “Puoi immaginare come possiamo vivere, sopravviviamo ma abbiamo sempre il pensiero a Mario, e c’è questa angoscia che da sette anni ci portiamo appresso”
Santina Biondo ha più volte criticato apertamente le azioni di Raquel che nei loro confronti non è mai stata d’aiuto:
“Non so che persona sia. Posso solo dire che non ha dimostrato nessun amore per mio figlio, nessuna pietà per me come madre, ha preso la sua posizione e ci ha mandato a quel paese. Per noi è stato un fatto gravissimo, non capisco perché si è ostinata a mettersi contro di noi. Ha infangato la memoria di mio figlio”
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