Al Bano è tornato a parlare della sua condizione economica. Dopo le critiche seguite alla sua pensione, il cantante ha messo in chiaro il suo punto di vista.
Qualche tempo fa avevano fatto discutere le parole di Al Bano sulla sua pensione. Il cantante pugliese durante un’intervista aveva rivelato di essere preoccupato dalla situazione post Covid.
Infatti, come ha dichiarato, tutte le sue attività al di fuori di quella da cantante non possono riprendere a pieno ritmo e per ora con la sua pensione che è superiore di poco ai 1400 euro non riesce a pagare tutte le spese.
Questo aveva scatenato un grande putiferio. In moltissimi si sono scagliati contro di lui, ritenendo che le sue parole si facessero beffa delle condizioni in cui sono costretti a vivere molti italiani.
Purtroppo, a causa del Covid, in tantissimi hanno perso il lavoro e in più c’è una grande fetta di popolazione che vive con una pensione meno sostanziosa, rispetto a quella dichiarata da Al Bano.
L’artista però è ritornato sull’argomento, sostenendo che le sue parole sono state fraintese.
Al Bano fa dietro front: “Non ho paura della povertà”
Così il cantante ha voluto chiarire la sua situazione e soprattutto le recenti dichiarazioni che hanno scatenato contro di lui parecchie critiche.
“Provo amarezza, perché non sono stato capito. In un’intervista mi hanno chiesto della mia pensione e io ho risposto la verità. […] Ho una pensione di mille quattrocentosettanta euro al mese – ha spiegato a “DiPiù” – Ma mi hanno dipinto come uno che piange miseria: se così fosse, sarebbe un’offesa ai poveri veri. La verità è che, anche se in questi mesi sono rimasto fermo come cantante per l’epidemia di Coronavirus, io non ho problemi economici anche perché ho le Tenute Al Bano Carrisi, un’azienda che è il mio orgoglio in cui faccio tante cose: coltivo i campi, produco vino e olio, ho un albergo, ho un ristorante. Un tempo la mia azienda si sosteneva anche grazie ai guadagni che facevo con la musica, ma ora cammina benissimo con le sue gambe”
Grazie al lavoro da cantante, Al Bano è riuscito a costruirsi una sua attività parallela che non solo sostenta la sua famiglia, ma dà lavoro anche ad altre persone:
“Ho ventotto ettari coltivati a ulivi, grazie ai quali produco quarantamila bottiglie di olio d’oliva all’anno. Per il resto, coltivo ortaggi e frutta ma non li vendo: li riservo alla mia tavola ea quella degli ospiti del mio ristorante. Già sui miei terreni ho anche costruito un albergo da cinquanta camere, un ristorante, un campo da tennis, una piscina, una “Spa”, cioè un centro benessere con le terme, e un piccolo villaggio con una chiesetta. Ho creato qui anche la mia Casa discografica. E, per seguire questi lavori, ho fatto anche l’architetto e il muratore”
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