Due manifestazioni, un unico comune denominatore: commissariare la sanità lombarda. Uno dei promotori dell’iniziativa è l’europarlamentare del Partito Democratico Pierfrancesco Majorino che ha detto: “la manifestazione che finalmente dice basta alla Regione perché e soci hanno fatto molti danni”.
Si sono ritrovati quasi in tremila in piazza Duomo a Milano per chiedere il commissariamento della Sanità lombarda dopo la gestione, fortemente criticata, dell’emergenza Coronavirus.
In una piazza colma e con le distanze di sicurezza rispettate, si sono riuniti esponenti di associazioni come Medicina Democratica, Arci Milano, AiutArci a Milano, Arci Lombardia, I Sentinelli di Milano, Casa Comune, iConvolti, Cittadini reattivi, Acli Milanesi, Fiom e Milano 2030, che ha promosso la protesta.
Le associazioni presenti hanno raccolto più di ottantamila firme, inviate al governo di Roma, per allontanare l’assessore Giulio Gallera dalla sua posizione. Cori e gridi di protesta in piazza Duomo, tra slogan come “Commissariate la Sanità lombarda” e “La salute non è un privilegio”.
Diversi partecipanti hanno indossato una mascherina con un fiocco nero in segno di lutto per tutti coloro che sono deceduti a causa del Coronavirus. Presenti anche i parenti degli anziani ospiti dell’Istituto Don Gnocchi.
Manifestazione a Milano, gli antagonisti
Meno sobria la protesta degli anachici. “Cacciamoli“. Una grande scritta, in strada, dipinta con la vernice bianca ha concluso la manifestazione davanti al palazzo della Regione Lombardia a Milano organizzata dai centri sociali e dagli antagonisti.
Il sit-in fuori dalla sede istituzionale si è svolto in modo pacifico, nonostante i timori che le proteste sfociassero in tensioni con la polizia. I manifestanti dei centri sociali e dell’area antagonista hanno manifestato in via Melchiorre Gioia a Milano davanti al Palazzo della Regione Lombardia contro “la gestione criminale” dell’emergenza Covid.
“Vogliamo giustizia” è il nome del sit-in organizzato dal collettivo Zam, che ha richiamato altri centri sociali della città e da tutta la regione. C’erano anche gli esponenti del Carc, il partito di estrema sinistra che ha rivendicato le scritte contro il governatore Attilio Fontana.
E ne ha portate diverse anche in via Gioia: su un cartello la scritta “Fontana Assassino, commissariamento popolare!” campeggia sotto il palazzo della Regione con tanto di fantoccio di Fontana rappresentato come una statua da tirare giù.
Della vernice nera è stata gettata contro l’ingresso della filiale di una banca in via Padova, durante la manifestazione degli anarchici a Milano. I manifestanti, circa 200 persone, hanno percorso la strada intonando cori contro lo Stato.
Durante il cammino, è stata presa d’assalto con alcuni sassi anche un’altra filiale bancaria, poi coperta di scritte con spray rosso: “A fuoco le banche. Saccheggia tutto”.
Contro lo Stato capitale fuoco alle banche”. Tra i partecipanti al corteo c’era anche Lello Valitutti, uno storico rappresentante del mondo anarchico milanese. I manifestanti hanno intonato cori contro la polizia e acceso fumogeni in qualche occasione, ma non ci sono state tensioni con la polizia, che è rimasta in coda alla manifestazione.
LEGGI ANCHE -> Alex Zanardi, la paura di cui nessuno vuole parlare
LEGGI ANCHE -> Travaglio e Lucarelli come Mike e Sabina? Insieme in quiz Tv