Dario Argento fin da ragazzo è grande appassionato di cinema americano. Il padre, Salvatore, è un produttore cinematografico, e la madre è una fotografa nota tra le dive degli anni ’40 e ’50.
Dopo la maturità classica comincia a lavorare nel cinema prima come critico, poi (con Bernardo Bertolucci), come soggettista e aiuto di Sergio Leone con cui collabora alla sceneggiatura di ‘C’era una volta il west’ (1968).
L’esordio alla regia è nel 1970, all’età di 27 anni, con ‘L’uccello dalle piume di cristallo’ e diventa nel frattempo padre della prima figlia, Fiore, avuta dalla prima moglie Marisa. Il film ottiene un grande successo tanto da essere considerato il capostipite del film giallo all’italiana.
Seguono ‘Il gatto a nove code (1971), e ‘Quattro mosche di velluto grigio’ (1972). Dopo aver sconfinato nel filone storico con ‘Le cinque giornate’ (1973), Argento torna all’horror con ‘Profondo rosso’ (1975).
Nel 1977, ‘Suspiria’ interpretato da Daria Nicolodi, sua compagna di vita e madre della sua seconda figlia, Asia, nata il 20 settembre 1975.
Nel 1990 gira con George Romero (l’autore di ‘Zombi’) il film a episodi ‘Due occhi diabolici’ (1990). Negli anni ’80 gira ‘Inferno’ (1980), ‘Tenebre’ (1983) e ‘Phenomena‘ (1985).
Nel 1987 firma la regia di ‘Opera’ prima di trasferirsi negli Usa dove gira l’episodio ‘Il gatto nero’ del film ‘Due occhi diabolici’ (1990) e il thriller ‘Trauma’ (1993), storia angosciosa di una ragazza anoressica interpretata dalla figlia Asia.
‘La sindrome di Stendhal’ (1996), protagonista sempre la figlia Asia, segna il suo ritorno in Italia, cui segue ‘Il fantasma dell’opera’ (1998). Nel 2001 dirige il thriller ‘Non ho sonno’, interpretato da Max Von Sidow, Stefano Dionisi, Chiara Caselli e Rossella Falk.
Tra gli ultimi lavori di Dario Argento figurano “Giallo/Argento”, un thriller del 2009 con la partecipazione di Adrien Brody ed Emmanuelle Seigner, e “Dracula 3D”, del 2012, omaggio al celebre personaggio vampiro rivisitato con la moderna tecnologia 3D.
Si è aggiudicato un David Speciale nel corso della 64ª edizione dei Premi David di Donatello.