Con una lettera firmata da 100 parlamentari, si torna a parlare di legalizzazione della cannabis in Italia. Il primo firmatario dell’iniziativa è Michele Sodano, deputato 5 stelle.
La speranza è che sia solo una provocazione per rilanciare un tema che a molti politici sta a cuore da tempo. Perchè pensare che legalizzare la cannabis e relativi spinelli, sia un modo per rilanciare un Paese economicamente in ginocchio, sembra fantascienza
Eppure è un’idea moltiplicata per cento. 100 sono stati i parlamentari che hanno scritto al premier Conte. Il primo firmatario è stato Michele Sodano dei 5 stelle: vuole portare il tema all’interno degli Stati Generali dell’economia.
La proposta calcola le possibilità di sviluppo economico legato alla legalizzazione. Negli anni il proibizionismo non ha per niente osteggiato il consumo della cannabis nel Paese, con un mercato che conta oltre 6 milioni di consumatori.
“Secondo gli studi del Prof. Marco Rossi dell’Università della Sapienza – spiegano i parlamentari nella lettera a Conte – la regolamentazione della cannabis genererebbe un beneficio per le casse dello Stato di 10 miliardi di euro: 2 miliardi derivanti dai risparmi dall’applicazione della normativa di repressione e 8 miliardi di nuovo gettito fiscale.
“Finora le politiche repressive in materia sono dimostrate del tutto inefficaci rispetto agli obiettivi che intendevano perseguire. Al contrario, hanno assicurato alle mafie il controllo di un traffico immenso, i cui proventi miliardari contribuiscono a finanziare altre attività illecite come usura, traffico di armi, sfruttamento della prostituzione e riciclaggio.
Nella lettera si sottolinea l’inefficacia delle politiche repressive e sulla necessità di regolamentare un mercato che di fatto già esiste, con oltre 6 milioni di consumatori chee al momento arricchiscono con miliardi di euro la criminalità organizzata.
Si insiste sul vantaggio economico di cui lo Stato sarebbe beneficiario e “oggi più che mai consentirebbe di superare agilmente le ripercussioni economiche legate al Covid-19”.
Aumentare la produzione di cannabis medica “garantirebbe ai pazienti il pieno godimento di un diritto costituzionale fondamentale come il diritto alla salute”. E non ultimo, si considerano i risparmi legati alla diminuzione dei reati, con il conseguente alleggerimento del lavoro dei tribunali e il miglioramento del sistema penitenziario.
Sfruttando a pieno il potenziale della cannabis l’Italia, in soli otto anni, potrebbe generare 40,5 miliardi di euro, il 68% del fatturato complessivo attuale dell’agricoltura italiana.
La legalizzazione della cannabis consentirebbe un’iniezione di liquidità e creerebbe opportunità occupazionali significative, oggi più che mai necessarie – conclude la lettera.
Oltre a Sodano, hanno sottoscritto altri 100 parlamentari tra cui il sottosegretario all’Economia Alessio Villarosa, la senatrice ed ex ministro per il Sud Barbara Lezzi, il presidente della Commissione Affari Costituzionali della Camera Giuseppe Brescia e la presidente della Commissione Affari Sociali di Montecitorio Lucia Lorefice.
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