È possibile inserire nel 730/2020 la detrazione spese sportive dei figli a carico. Ecco come è possibile e quanto si può recuperare
Al pari di tante altre spese anche quelle sostenute per permettere ai figli a carico di praticare sport possono essere detratte in sede di dichiarazione dei redditi. Nella fattispecie si tratta di un’agevolazione per i contribuenti che nel corso del 2019 hanno sostenuto dei costi per agevolare i figli a fare sport a prescindere dalla tipologia di disciplina. L’importante che siano documentate da apposite fatture che consentano successivamente l’inserimento nel modello 730.
Detrazione spese sportive: quali possono essere inserite nella dichiarazione dei redditi?
Quali sono nelle fattispecie le spese sportive detraibili? A tal proposito torna utile un decreto abbastanza datato che risale addirittura al 28 marzo del 2007. Tra queste figurano quelle per le attività svolte presso associazioni sportive dilettantistiche che abbiano come denominazione sociale ADS (Associazione dilettantistica sociale), attività sportive svolte presso palestre e piscine e altre strutture adibite alle pratiche sportive dilettantistiche.
Possono essere annoverati anche gli sport svolti presso impianti destinati ad a pratiche sportive non professionali, agonistiche e non agonistiche gestiti sia da pubblici che da privati.
Detrazioni spese sportive: aliquota e limiti
Sarà compito del richiedente inserire questi dati all’interno della dichiarazione visto che nel modulo precompilato spesso non sono presenti questi dati. Bisognerà quindi conservare i mezzi di pagamento che ormai sono obbligatoriamente tracciabili per poter accedere all’aliquota del 19% (così come avviene per la maggior parte delle detrazioni previste dall’ordinamento italiano).
Esistono però alcuni limiti previsti dalla legge. Uno riguarda l’età dei figli che deve essere necessariamente compresa tra i 5 e i 18 anni. L’altro vincolo invece è di natura economica. La spesa per ciascun bambino che non deve superare i 210 euro. In base a ciò può la somma massima che può essere recuperata per ogni figlio può arrivare a 40 euro.
Per poter realizzare ciò però è bene essere meticolosi e scrupolosi nella cura delle fatture di pagamento, che devono essere conservate per cinque anni nel caso (molto probabile) che vengano inserite manualmente nella domanda. Inoltre devono essere esibite in caso di controllo da parte dell’Agenzia delle Entrate.
Dovranno contenere tutti i dati riguardante la società erogante e l’attività sportiva esercitata, i dati di chi pratica l’attività sportiva, il codice fiscale di chi compie il pagamento oltre che l’ammontare dell’importo pagato.
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