Scanzi: “Salvini è un pugile suonato che parla con Orietta Berti”

Il giornalista de Il Fatto quotidiano, va giù pesante contro Matteo Salvini tra le risate della sardina Santori e Lilli Gruber.

Un pezzo di puntata dedicato agli sfottò e agli insulti senza possibilità di replica. Ieri a Otto e Mezzo con Lilli Gruber, ospiti della puntata il giornalista del Fatto Quotidiano, Andrea Scanzi, e Mattia Santori delle Sardine.

Quando si è trattato di parlare del centrodestra, l’opposizione rispetto alla Gruber e agli ospiti, il giornalista del Fatto quotidiano ha analizzato a modo suo la situazione attuale: “La Lega rimane prima ma è crollata, molti voti sono stati travasati da Salvini alla Meloni.

“Per l’elettorato di centrodestra la Meloni o è più brava o è più identitaria o è meno inefficace. Davvero c‘è qualcuno che ritiene che oggi Salvini e Meloni si stiano rivelando all’altezza della sfida epocale che stiamo vivendo?”.

Poi l’attenzione del critico si sposta su Matteo Salvini: “un pugile suonato”: “Parla con Orietta Berti, si è scofanato una damigiana di ciliegie mentre Zaia parlava di bambini che morivano”.

Mentre fa le sue affermazioni, la regia inquadra Santori, leader delle sardine che si è creato una visibilità politica dal niente presentandosi come anti-Salviniche se la ride di gusto.

A questo punto ci si aspetta l’intervento da mediatore della conduttrice. E invece: “Salvini è stato anche maleducato – dice la Gruber – sai che per me la forma è importante”. E l’educazione, soprattutto”.

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