Blitz della Gaurdia di Finanza a Roma nel quartiere San Basilio. Trovato un vero e proprio call center della droga, c’è anche la mano di Paolo Pirino, arrestato per l’omicidio di Luca Sacchi.
Nonostante sia in carcere per l’omicidio di Luca Sacchi, c’è anche la mano di Paolo Pirino dietro il call center della cocaina scoperto dalla Guardia di Finanza questa mattina a Roma durante un blitz nel quartiere San Basilio.
La sua organizzazione aveva ‘inventato’ un vero e proprio ‘call center’ della cocaina. Paolo Pirino, è già accusato per l’omicidio del personal trainer di 24 anni ucciso con un colpo di pistola alla testa davanti al John Cabot Pub la notte tra il 22 e il 23 ottobre.
la banda di pusher, con base a San Basilio, riceveva gli ordini via telefono da centinaia di clienti. La cocaina veniva portata a casa dei tossicodipendenti come fosse una pizza qualunque, e i corrieri erano gli stessi pusher.
Paolo Pirino, in carcere per l’omicidio Sacchi
Paolo Pirino è salito agli onori della cronaca con l’accusa di omicidio in concorso insieme a Valerio Del Grosso e Marcello De Propris per l’omicidio di Luca Sacchi.
Secondo quanto ricostruito, Pirino e Del Grosso avrebbero provato a rubare 70mila euro che erano nello zainetto di Anastasiya Kylemnyk fidanzata di Sacchi . I soldi dovevano sercire ad acquistare quindici chili di marijuana.
Secondo le immagini delle telecamere di sicurezza e alcune testimonianze di cittadini che avevano assistito alla tragedia romana, Pirino ha colpito la ragazza con una spranga, Sacchi ha provato a difenderla e Del Grosso gli ha sparato in testa. L’arma gli era stata fornita da Marcello De Propris, altro pusher di San Basilio, anche lui arrestato e accusato di omicidio in concorso con i due.
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