Doveva essere un bellissimo evento da festeggiare con attenzione alle regole anti Covid, e invece è diventata l’ennesima pagina nera di questo periodo.
Con la vittoria sulla Juventus, il Napoli si è aggiudicato la Coppa Italia. Un trofeo che riesce ad alleviare almeno in parte le sofferenze vissute dalla squadra in questa stagione. Una evento oltretutto, che a causa delle norme anti-Covid, si è svolto in un clima surreale.
Uno stadio vuoto, giocatori in panchina con le mascherine e una premiazione “self-service”. E se i giocatori del Napoli hanno almeno avuto la soddisfazione di farsi consegnare le medaglia dai presidenti delle squadre, quelli della Juventus si sono invece limitati a raccoglierle da una bacheca.
Napoli, la festa dei tifosi rovina tutto
Purtroppo, la gioia dei tifosi napoletani si è ben presto trasformata in un festeggiamento dissennato, che di certo non fa bene al nostro paese in un momento storico difficile come questo.
Qualunque norma anti-covid è stata infatti completamente ignorata dai tifosi partenopei. Nessun rispetto del distanziamento sociale, piazze gremite e migliaia di persone in giro per la città senza mascherina.
Una situazione ingestibile, al punto che un inviato della Rai è stato costretto a interrompere il collegamento per evitare di essere travolto dalla folla napoletana in festa.
I tifosi hanno iniziato ad ammassarsi nelle piazze principali della città senza rispettare il distanziamento sociale imposto dal governo.
Una situazione oggettivamente scandalosa, al punto che prima di lasciare la postazione, l’inviato della Rai ha commentato laconicamente che “l’entusiasmo è alle stelle e qui sono saltate anche le norme di sicurezza”.
Le festa è continuata per ore. La squadra oltretutto per fare ritorno nella città, proprio per sfuggire a questa situazione incontrollata, è stata costretta a scendere alla fermata ferroviaria di Napoli Afragola, piuttosto che a Napoli Centrale. Una scelta inevitabile per evitare di far degenerare ulteriormente la situazione.
Subito dopo sono arrivate le prime critiche da parte di molti esponenti politici. Matteo Salvini non ha perso tempo e ha attaccato duramente il governatore De Luca, chiedendosi dove fosse mentre a Napoli si verificava un’infrazione delle regole così palese. Non ha poi mancato di ribadire che “Hanno rotto le scatole per me e i miei selfie, e ieri c’era qualche migliaio di tifosi.”
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