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Cronaca
La fotografia delle vacanze 2020: gli italiani che partiranno
Una ricerca sulle vacanze degli italiani. Solo 1 su 20 ha prenotato, 1 su 2 non le farà proprio. A casa più per paura che per ristrettezze economiche.
Non ci sono buone notizie per la filiera del turismo: è la paura del coronavirus più che la situazione economica a tenere lontani gli italiani dalle vacanze. Ma non tutti.
Poco più della metà (51%) in realtà ha deciso di andare in vacanza nei prossimi mesi, anche se solo il 5,5% ha già prenotato. La Sicilia, insieme a Toscana e Puglia, si colloca sul podio delle destinazioni più richieste da chi ha dichiarato di trascorrere una vacanza in Italia (92,3%).
Solo il 7.8%, al contrario, ha in programma un viaggio fuori dai confini nazionali. Sono i dati che emergono da un’indagine realizzata da Demoskopika sull’identikit del turista post Covid-19.
Ben 4 su 10 optano per soluzioni ricettive ritenute “più sicure”: appartamento preso in affitto (18,9%), casa di proprietà della famiglia (17,4%) oppure ospite di parenti o amici (5,2%).
L’indagine è stata realizzata per conto del Comune di Siena e ha coinvolto un campione di 1.539 cittadini intervistati. Tra il 49% degli italiani che rinunceranno alle vacanze, una buona fetta lo farà per motivi economici.
“Pur volendo viaggiare”, secondo l’indagine, i cittadini hanno ancora timore (24,9%). L’8,7% del campione intervistato ha “già rinunciato, al di là del coronavirus”, ma colpisce il 15,3% del campione intervistato che non ha programmato la villeggiatura con la famiglia, dichiarando di “non avere le possibilità economiche”.
I milioni di italiani che hanno rinunciato
Quasi 8 milioni di italiani hanno deciso di rinunciare alle vacanze per “cause di forza maggiore” principalmente tra le categorie dei lavoratori autonomi (21,4%) in misura doppia rispetto ai lavoratori dipendenti (12,7%).
Tra le categorie più “sofferenti” figurano gli artigiani, i commercianti, i disoccupati e gli operai e, infine chi possiede un reddito basso (19%), rispetto a chi ha palesato una condizione economica decisamente migliore (5,3%).
Chi parte chiede sicurezza
Cosa chiede il consumatore post-Covid?”. Il 94,5 per cento dei turisti che si accingono a fare una vacanza o hanno progettato di farlo chiede spazi adeguati al distanziamento e poi igienizzazione degli ambienti comuni, delle camere, persino di federe e lenzuola.
E per avere tutto questo sarebbe disposto a pagare l’8,3 per cento in più rispetto al prezzo normale. Se gli albergatori saranno in grado di adottare tutte le misure e trasmettere un senso di sicurezza ai propri clienti, secondo l’indagine, nel 2022, nella migliore delle ipotesi, si potrà tornare ai livelli di fatturato pre-Covid.