Corea del Nord esplosione ufficio inter-coreano: le accuse di Seul

L’ufficio di collegamento inter-coreano a Kaesong in Corea del Nord è stato completamente distrutto da un’esplosione di grande portata. Scattano le accuse da parte della Corea del Sud

Corea del Nord
Fonte Twitter – Reuters

La radio di stato della Corea del Nord ha reso nota una notizia dai connotati tragici. L’ufficio di collegamento inter-coreano di Kaesong è stato raso al suolo da un’esplosione. L’incidente è avvenuto alle 14:50 ora locale.

Un avvenimento che non ha fatto altro che aumentare le tensioni tra il Nord e il Sud. Secondo gli esponenti di Seul la matrice dell’evento sarebbe da ricercare nel governo di Pyongyang visto che la località seppur ancora sotto la giurisdizione nordcoreana si trova molto vicino al confine.

Fortunatamente non si sono registrati morti o feriti, visto che lo stabile è vuoto da gennaio per via dell’emergenza coronavirus.

La funzione dell’ufficio inter-coreano di Kaesong

Kim Jong un
Fonte Instagram – @larepubblica

La palazzina situata poco a nord del 38esimo parallelo è stata fatta saltare dai soldati del presidente nordcoreano Kim-Jong-un. Era l’unico strumento di raccordo tra i due paesi ed era stato allestito nel 2018 in seguito all’incontro tra i due capi di stato, che sembravano avviarsi verso la “pace”. La Corea del Sud ha speso circa 8,6 milioni di dollari per realizzare la sede “quasi” diplomatica che ospitava circa 20 delegati.

Un esempio di cooperazione (il primo dal 1953 ad oggi), che aveva come obiettivo quello di eliminare il rischio guerra chiarendo malintesi e allarmi militari, grazie ad una fitta comunicazione tra nordisti e sudisti.

La sua distruzione rappresenta un seguito delle tensioni degli ultimi tempi e della fine della comunicazione tra i due paesi. Il pomo della discordia è stata la fuga da Nord a Sud di alcuni disertori che ormai da diverso tempo inviano dei palloncini con volantini di critica al regime comunista.

Kim-Yo-jong sorella del leader nordcoreano aveva fatto sapere che se dal sud non avesse impedito l’invio dei volantini l’ufficio di collegamento sarebbe stato chiuso. Poche ore prima dell’esplosione, il capo dell’esercito nordcoreano aveva fatto sapere che era in corso un piano d’azione per entrare nella zona demilitarizzata. Insomma, la pace tra i due paesi continua a sembrare una chimera.

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