L’utilizzo dei condizionatori potrebbe comportare degli ingenti esborsi economici nel corso dell’estate 2020. Ecco a quanto potrebbero arrivare i costi in bolletta
Tra gli strumenti che indicono di più sul consumo energetico delle famiglie, ci sono senz’altro i condizionatori. In estate per far fronte alle eccessive ondate di caldo anomalo che si abbattono in particolar modo in città, si fa spesso ricorso a queste apparecchiature.
Ma se da un lato aiutano in maniera considerevole ad ovviare al problema dell’afa, dall’altro ne comportano un altro, che a fine a mese non è di certo da sottovalutare. L’aumento spropositato delle bollette infatti è una condizione che può creare non pochi disagi per il bilancio familiare. Per questo è bene attuare delle tecniche che consentano di ridurre i costi.
A proposito dei consumi l’Università Ca’ Foscari di Venezia e il Centro Euro-Mediterraneo sui cambiamenti climatici, hanno effettuato uno studio decisamente interessante denominato Air conditioning and Electricity expenditure.
La ricerca è stata poi pubblicata sulla rivista Economic Modeling e ha appurato che l’utilizzo dei condizionatori è la prima causa di povertà energetica delle famiglie. Facendo un raffronto tra chi si avvale di questi elettrodomestici (e talvolta ne fa abuso) e chi invece preferisce evitarli (sia per ragioni economiche che di salute), la differenza è abissale.
Nel primo caso la spesa si aggira intorno ad un clamoroso +42% rispetto a chi invece non dispone di condizionatori. Tra le cause spiegate dai ricercatori una di non poco conto è l’incidenza dei cambiamenti climatici. Per poter rinfrescare la propria casa c’è bisogno di un dispendio energetico più alto rispetto agli anni passati. Motivo per cui si prevede un ulteriore aumento in vista dell’estate 2020.
Le famiglie del Bel Paese spendono ogni anno oltre il 5% del loro reddito annuale per poter pagare le bollette di fornitura elettrica. Un esborso piuttosto considerevole che incide sull’incremento della povertà energetica dei nuclei familiari.
D’altronde però ormai il condizionatore d’aria è qualcosa di ben radicato nella nostra realtà ed ha un’importanza vitale per bambini e anziani che fisiologicamente hanno maggiori problemi nel sopportare il caldo estivo. Non è un caso se dal 1990 al 2006 le vendite in tal senso sono aumentate a dismisura. Addirittura del triplo rispetto al periodo precedente.
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