Abusata in famiglia a 12 anni: “La mamma segnava sul calendario”

La terribile storia arriva da Lavagna, nel genovese. I retroscena degli abusi sono emersi in sede processuale. I mostri sono liberi.

sadness of child Pixabay

Gli abusi sul suo corpo poco più che infantile, erano diventati talmente all’ordine del giorno che la madre – consenziente e carnefice – segnava sul calendario i giorni in cui si cosumavano o si sarebbero dovuti consumare, gli stupri.

E’ la terribile storia di una ragazzina ligure di 12 anni. Sua madre compilava un calendario con i giorni in cui doveva subire gli abusi. L’agghiacciante retroscena è emerso in sede processuale in un caso di abusi sessuali andato in scena tra le mura domestiche a Lavagna.

Abusata dal patrigno sotto gli occhi della madre, la piccola si era rifugiata dal padre naturale ma anche lui non aveva esitato ad abusare di lei. Oggi sono stati tutti condannati.

La madre ha avuto una pena di dieci anni di carcere, stessa condanna per il compagno della donna, un quarantenne che, in alcuni periodi, divideva il letto con l’adolescente.

Pena più bassa, 4 anni, invece per il padre naturale della minorenne. La piccola aveva cercato protezione in casa sua, ma anche lui, aveva abusato di lei. Tutti sono però ancora liberi in attesa di Appello e Cassazione.

Abusata dai 12 ai 18 anni

I fatti hanno avuto inizio sette anni fa, quando la vittima aveva solo dodici anni e sono andati avanti fino a quando ne ha compiuti 18.

La prima volta che la ragazza ha denunciato le violenze si trovava in ospedale, a Lavagna: ‘Vivevo con mamma e il suo fidanzato, nello Spezzino, avevo 12 anni quando il mio patrigno ha iniziato ad abusare di me.

Proprio sulla testimonianza della ragazza, ritenuta sincera e attendibile, è stato costruito l’impianto accusatorio. A corroborare il drammatico racconto della ragazza c’era anche la confessione del patrigno.

La sentenza è stata emessa ieri nel tardo pomeriggio dal giudice per le indagini preliminari Fabrizio Garofalo.

I tre imputati, che hanno chiesto il processo con rito abbreviato potendo così contare su un sconto di un terzo della pena, sono stati arrestati circa un anno fa, ma oggi sono liberi in attesa che la sentenza venga confermata anche in secondo e terzo grado.

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