Pasquale Tridico sembra non azzeccarne una e dopo la mancata promessa di elargire agli italiani la cassa integrazione entro il 12 giugno, qualcuno chiede le sue dimissioni.
Certe volte sarebbe forse meglio tacere invece di fare promesse che non si possono mantenere. Se il presidente dell’Inps, Pasquale Tridico, non avesse mai fatto quell’annuncio in pompa magna “entro il 12 giugno arriverà la cassa integrazione a tutti”, forse oggi non sarebbe nuovamente sulla graticola.
Magari gli italiani se la sarebbero presa con il governo, e non con lui. Ma non c’è nulla da fare: il presidente dell’Inps quando apre bocca, sbaglia. Era già successo in occasione dell’infelice battuta: “gli italiani sono pigri, aspettano i soldi e non lavorano”.
La realtà è che quei soldi promessi non sono arrivati, e ci sono migliaia di lavoratori che raccontano tutti i giorni ai media una situazione drammatica fatta di bollette da pagare, spesa per i bambini, affitti.
E non solo, a sentire il racconto dei lavoratori italiani, gli unici a dire la verità, la cassa integrazione è stata pagata non all’80% ma in alcuni casi nemmeno al 50.
Ora lo scandalo della cassa integrazione in ritardo che travolge Pasquale Tridico e l’Inps smuove anche la politica.
Maurizio Gasparri, senatore di Forza Italia definisce il presidente in quota 5 Stelle “un bugiardo che ha ingannato gli italiani e che si deve dimettere”. “Aveva detto che entro venerdì tutti gli aventi diritto alla cassa integrazione sarebbero stati pagati. Ha mentito”.
Gasparri non parla soltanto, ma mostra le tabelle Inps. “Ho le tabelle ufficiali Inps dalle quali risulta che per la cassa integrazione in deroga gli aventi diritto sono 2.228.000, mentre le persone che riceveranno il pagamento sono 1.850.000.
“Per la cassa integrazione ordinaria – continua il politico – aventi diritto 1.840.000, con 1.565.000 pagati. Per il FIS (fondo integrativo solidarietà): aventi diritto 1.639.000, pagati 1.289.000. La differenza, numeri ufficiali alla mano, è superiore a un milione di persone“.
Un milione di “nuovi esodati“, per ricordare il disastro della ex ministra del Welfare Elsa Fornero, alla quale vanno aggiunte “altre numerose persone le cui pratiche sono ancora in corso”, ricorda Gasparri.
Pasquale Tridico in un’intervista con Repubblica, andò oltre qualsiasi vergogna affermando che molti commercianti non riaprono le proprie attività, dopo l’emergenza coronavirus, per pigrizia, per opportunismo.
“Adesso basta scrivere Covid e noi paghiamo, senza controlli, senza burocrazia, senza sindacati” – disse Tridico, lasciando tutti letteralmente senza parole.
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