L’esperto a Domenica In: “Oggi la malattina è più gestibile e meno grave”

A Domenica In è andata in onda l’intervista Matteo Bassetti, direttore del policlinico di Genova, che ha chiarito la situazione sul Covid19.

Coronavirus
Fonte foto: (Pixabay)

Il Paese sembra aver superato la fase critica della pandemia. A confermarlo ai microfoni di Domenica In è Matteo Bassetti, direttore del reparto malattie infettive del Policlinico San Martino di Genova.

Le parole del medico fanno ben sperare. A quanto pare il virus ha iniziato a perdere la sua carica virale.

Ora bisogna capire le ragioni di tale perdita di forza: i ricercatori suppongono che il virus in questo tempo si sia modificato.

Ma un dato molto interessante è rappresentato dal fatto che i pazienti arrivano in ospedale in condizioni meno gravi rispetto a qualche mese fa.

Il fenomeno comunque non si è verificato solo in Italia, ma anche negli ospedali americani.

Tuttavia il direttore sottolinea di non abbassare la guardia né durante l’estate né nei mesi successivi.

L’esperto a Domenica In: “La malattia è più gestibile e meno aggressiva”

Da Domenica In arrivano buone notizie. Il medico intervistato dalla Venier ha lanciato un messaggio di speranza. Questo ha sottolineato come il Covid 19 in questo periodo sia mutato e abbia perso la sua forza.

Proprio perciò è necessario essere fiduciosi e soprattutto fare sempre molta attenzione.

Inoltre ha aggiunto che per settembre bisogna essere organizzati per un’eventuale nuova ondata e non farsi trovare impreparati.

Il medico, infatti, ha voluto sottolineare che il virus starà con noi per molto tempo ancora, non solo quest’anno ma anche in futuro.

Nonostante ciò non dobbiamo farci prendere dal panico, ma dobbiamo abituarci a conviverci perché gli strumenti per contrastarlo li possediamo, è necessario solo utilizzarli in modo proficuo.

Dunque il medico ha invitato i cittadini a non farsi prendere dal panico, ma ad osservare le restrinzioni e le regole che il, governo in collaborazione con diversi esperti, ha erogato nel corso degli ultimi mesi.

Dopotutto per contrastare il virus bisogna fare gioco di squadra e ogni cittadino è chiamato a rispondere alle proprie responsabilità per salvaguardare non solo se stesso, ma anche chi lo circonda

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