Oggi Anna Frank avrebbe compiuto 91 anni, era nata il 12 giugno 1929. Per il suo tredicesimo compleanni, ricevette in dono un diario.
Anna parla alla sua amica immaginaria di nome Kitty, e a lei confessa tutte le sue paure di adolescente costretta a non essere libera.
Dal diario di Anna Frank
“Venerdì 12 giugno ero già sveglia alle sei: si capisce, era il mio compleanno!
Ma alle sei non mi era consentito d’alzarmi, e così dovetti frenare la mia curiosità fino alle sei e tre quarti. Allora non potei più tenermi e andai in camera da pranzo, dove Moortje, il gatto, mi diede il benvenuto strusciandomi addosso la testolina.
Subito dopo le sette andai da papà e mamma e poi nel salotto per spacchettare i miei regalucci. Il primo che mi apparve fosti tu, forse uno dei più belli fra i miei doni.
Ora devo smettere di scrivere.
Diario mio, ti trovo tanto bello!”
(Anna Frank)
Quel Diario fu un regalo per il suo tredicesimo compleanno: Anna lo riceve il 12 giugno 1942. Da allora divenne suo compagno di viaggio inseparabile. Un viaggio che durò ancora poco, solo due anni.
Il diario originale oggi è custodito presso “La casa di Anne Frank” ad Amsterdam.
Il 12 giugno 1929 nasceva a Francoforte Anna Frank, adolescente simbolo della Shoah, ricordata da quei giorni terribili grazie al prezioso diario che scrisse negli anni più bui della sua breve vita.
Anna morì a soli 16 anni nel campo di concentramento di Bergen Belsen. Il suo ‘magico’ diario ha inizio proprio il 12 giugno 1942, giorno del suo 13° compleanno.
Anna viveva con la famiglia ad Amsterdam dove, per sfuggire alle persecuzioni naziste, dal 6 luglio fu costretta a nascondersi in un alloggio segreto, insieme al padre, banchiere, alla madre e alla sorella.
Nel suo diario Anna parla ad una amica immaginaria, Kitty, le sofferenze, le paure, le ansie, le speranze tipiche di ogni adolescente, ma con un’ombra nera che la perseguita: quella della prigionia e del terrore di essere scoperti.
Il diario di Anna si interrompe il 4 agosto 1944 quando, dopo una soffiata, la Gestapo scopre il nascondiglio in cui Anna e la sua famiglia vivevano insieme ad un altro nucleo familiare.
Il 2 settembre 1944 i Frank vengono deportati ad Auschwitz. La madre, Edith, muore per esaurimento il 6 gennaio 1945. Nel febbraio 1945 Anna e la sorella Margot, vennero trasferite a Bergen Belsen e qui si ammalano di tifo.
In poche settimane, a marzo, la malattia ucciderà prima Margot e poi Anna. I loro corpi vennero gettati in una fossa comune.
Tre settimane dopo le truppe inglesi liberarono Bergen Belsen. Anna era ad un passo dalla libertà. Il diario, ritrovato nell’alloggio segreto, è stato consegnato dopo la guerra al padre di Anna, Otto, unico sopravvissuto della famiglia.
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